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In un'intervista rilasciata al magazine Autocar, il pilota dell'Academy Mercedes, attualmente in forza alla Williams, George Russell, ripercorre la sua seppur breve carriera, e racconta il preciso momento in cui ha sentito maggiormente la pressione di essere su un sedile così importante come quello delle Frecce d'Argento.
Da quando si è messo in testa di voler diventare un pilota automobilistico, Russel (classe 1998) ha già messo a referto prestazioni e vittorie di altissimo livello, come per esempio la vittoria nell’Europeo di Formula 3 sulla pista di casa a Silverston oppure la pole position a Macao l’anno successivo. L’ingresso nel programma giovani gestito da Toto Wolff ha assicurato al pilota britannico un sedile di primo livello in GP3 nel 2017 all’interno della corazzata francese ART Grand Prix.
Oramai stiamo parlando di uo sportivo fatto e finito, ma ovviamente non è sempre stato così, come lui stesso ci tiene a ricordare:
"Probabilmente le prime gare del 2017 in GP3 sono state il momento in cui ho sentito un po’ di pressione e in cui ho cambiato mentalità. Mi son detto che la Mercedes non ingaggia all’anno 15-20 piloti, allora ero uno dei tre piloti all’interno dell’academy e quindi ci doveva essere un motivo. Questa pressione extra di avere gli occhi di me è stata positiva, mi ha spinto a scendere in pista con ancora più volontà a dimostrare il mio valore. La Mercedes non mi aveva ingaggiato per il gusto di farlo".
Getty ImagesGeorge Russell