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F1, frasi razziste, Piquet spiega: “Traduzione sbagliata delle mie parole”

29 GIUGNO
MOTORI/FORMULA-1

Il brasiliano nelle ultime ore è finito al centro di vero e proprio polverone mediatico per l’utilizzo di alcune espressioni razziste nei confronti di Lewis Hamilton.

SPORT TODAY

Un’errata traduzione da parte dei media: è questo ciò che, stando al comunicato rilasciato da Nelson Piquet, ha scatenato di recente la bufera mediatica attorno al brasiliano e a Lewis Hamilton, oggetto di alcuni appellativi che secondo l’ex pilota carioca sono stati mal interpretati.

“Vorrei chiarire le storie che circolano nei media su un commento che ho fatto in un’intervista l’anno scorso. Quello che ho detto è stato mal pensato e non lo difendo, ma voglio chiarire che il termine usato è stato ampiamente e storicamente usato in modo colloquiale in brasiliano come sinonimo di “ragazzo” o “persona” e non è mai stato inteso come un’offesa” ha voluto spiegare Piquet.

Non userei mai la parola di cui sono stato accusato in alcune traduzioni. Condanno fermamente qualsiasi insinuazione che la parola sia stata usata da me con lo scopo di sminuire un pilota a causa del suo colore della pelle” si legge nella nota ufficiale rilasciata dal brasiliano.

“Mi scuso con tutto il cuore con chiunque sia stato colpito, compreso Lewis, che è un pilota incredibile, ma la traduzione di alcuni media che sta circolando sui social media non è corretta. La discriminazione non ha posto nella F1 o nella società e sono felice di chiarire il mio pensiero a questo proposito”.

Nelson Piquet

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