F1: Binotto rispolvera un suo vecchio cavallo di battaglia

Ci riprova il team manager della Ferrari a riproporre un'idea già vagliata, discussa e forse fin troppo presto abbandonata dal circus della Formula Uno.

Nell'ultimo Gp del Brasile a San Paolo, il protagonista assoluto è stato il sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton che ha vinto il Gp. Ma come lo ha vinto?  Il campione della Mercedes ha vinto la gara di domenica dopo aver rimontato dalla decima posizione in griglia di partenza e dopo essere risalito anche nella ‘gara breve’ del sabato da 20esimo a quinto. La retrocessione del #44 in ultima posizione allo start della Qualifica Sprint era stata decisa dai commissari, che avevano punito un’irregolarità tecnica della scuderia di Brackley legata all’apertura del DRS. 

Ecco quindi che lo spettacolo messo in scena dal pilota britannico, fatto di sorpassi spettacolari, ha riportato sotto la luce dei riflettori anche la discussa questione della griglia invertita. Nonostante il biglietto da visita più che pregiato di Hamilton, è proprio il TP della Mercedes a chiudere l'ipotesi di avere una griglia invertita ad inizio gara. 

Mattia Binotto invece ha voluto sfruttare lo show di Hamilton a San Paolo per provare a riportare questo argomento al centro del dibattito legato ai nuovi format da sperimentare per i prossimi anni. “Quello che succede sono tanti sorpassi e tanto divertimento”, ha detto Binotto, come riportato dal sito RaceFans.

“Quindi io ritengo che dovremmo davvero considerarla [la griglia invertita], ovviamente per il formato della gara sprint. Avendo visto quello che è successo, penso che non sia più nemmeno discutibile”.

Nonostante le buone intenzioni e gli argomenti portati a sostegno della causa, un recente sondaggio commissionato dalla F1 ha però mostrato come il 68% degli appassionati sarebbe contrario alla reverse grid.

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