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Binotto traccia le linee guida del 2022: Power Unit e telai

2 GIUGNO
MOTORI/FORMULA-1

Il congelamento degli sviluppi per contenere i costi sta facendo storcere il naso a moltissimi tifosi di F1, ma Mattia Binotto invece si mostra non solo d'accordo, ma anche entusiasta.

SPORT TODAY

La Pandemia di Covid sta lentamente ribaltando tutto il mondo della F1. Gli sviluppi e le soluzioni alternative sono smorzati dalla cautela degli addetti ai lavori. Tuttavia, una tendenza preminente nel circuis si stava già delineando ben prima di questa catastrofe finanziaria e umana: se gli appassionati di F1 di lunga data sono sempre stati abituati a una F1 d’attacco, che sperimenta e propone soluzioni coraggiose, audaci, al limite dell’incredibile o del regolamento, ora le regole sono castranti, tutte tese in direzione del risparmio. Un’attitudine conservativa che penalizza ogni tipo di fantasia, ma che potrebbe avere anche un risvolto positivo.

Infatti, il congelamento delle Power Unit dal 2022 potrebbe avere, come lato positivo, il livellamento di tutte le power unit ora esistenti, e questo potrerebbe di conseguenza ad un livellamento delle prestazioni in pista. Insomma, in parole umane, ci sarebbe molta più competizione tra le scuderie, cosa che effettivamente non c'è mai stata nell'eta turbo-ibrida cannibalizzata da Mercedes. Tutto questo, ovviamente, in vista del nuovo anno zero, quel 2025 che segnerà l’introduzione di una nuova generazione di motori, più sostenibili e più green. Una nuova sfida per i motoristi e team.

Il Team Principal del Cavallino Mattia Binotto, nonostante le polemiche che questa scelta si sta portando dietro, si mostra favorevole alla decisione:

"Mi trovo d’accordo con le ragioni che hanno spinto al congelamento del 2022 poiché credo che per allora, tra un anno, in qualche modo tutti i costruttori potranno avere una buona convergenza sulle prestazioni del propulsore. Possiamo notare che sta già accadendo e ipotizzo che la prossima stagione si potrà avere una buona convergenza".

Questo "livellamento" non significa ovviamente che tutte le PU saranno uguali, questo sarebbe chiedere troppo. Ma siamo stati testimoni del grande recupero del propulsore Honda, oltre che all’avvicinamento di Renault e Ferrari al gigante Mercedes. A tal proposito, Binotto chiarisce:

"Convergenza significa che, tra le power unit, ci sarà un delta sufficientemente trascurabile. Questo permetterà di spostare la concorrenza nell’ambito del telaio".

Il telaio, dunque, sarà la nuova chiave dello sviluppo, con miglioramenti mirati e concentrati. Binotto dunque si mostra in linea con i vertici del Circus per quanto riguarda il contenimento dei costi:

"Se stiamo convergendo ritengo che dovremmo semplicemente assicurarci che tutti spendano i propri soldi per quella che sarà la power unit del 2025. Dunque si tratta di evitare spese eccessive in un momento in cui abbiamo il bisogno di pensare, eventualmente, a una nuova power unit".

La questione del congelamento, di per sé poco entusiasmante, potrebbe portare alcuni benefici all’atto pratico. Nonostante la situazione sia comprensibile, è davvero desolante come da ora in poi in F1 si rinuncerà a sviluppare in favore del mero Denaro, ma ci si farà l'abitudine, come a tutto.

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