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Vuelta, Garzelli: "Decisivo l’Angliru, Kuss potrebbe pagare gli sforzi fatti"

12 SETTEMBRE
CICLISMO

Per il commentatore tecnico della Rai con tre tappe molto impegnative il risultato è ancora aperto. Il favorito a sorpresa è Vingegaard

SPORT TODAY

Al termine della 15esima tappa della Vuelta a España il podio è targato Jumbo Visma con Sepp Kuss, Primoz Roglic e Jonas Vingegaard. “Qualcuno potrebbe dire che la Vuelta è monotona – sostiene Stefano Garzelli a OA Sport – perché ci sono tre corridori della stessa squadra al comando, però è stata spettacolare e molto dura. La più dura degli ultimi 30 anni. Purtroppo, tatticamente è ferma perché questi tre stanno dominando con una gran squadra alle spalle, ma può succedere ancora qualcosa. La Vuelta in ogni caso mi sta piacendo”.

Una Vuelta che nonostante il predominio della Jumbo Visma non è ancora decisa e che può riservare delle sorprese, mancando ancora tre tappe molto impegnative, compreso l’arrivo in salita sull’Angliru. E, secondo Garzelli, quella con la mitica montagna “sarà la tappa più importante per decidere chi può vincere la Vuelta. Sull’Angliru la squadra non conta, contano solamente le gambe”. Tra l’altro, “Kuss ha fatto il Giro e Tour lavorando al meglio per Roglic e Vingegaard e ora potrebbe pagare nella terza settimana tutti gli sforzi fatti”.

E se Kuss rischia un calo di condizione, la sorpresa potrebbe arrivare da Vingegaard. “Ha una grande testa – sottolinea Garzelli, – la condizione potrebbe crescere, per ora è al 70%, non ha preparato la Vuelta ma si sta gestendo. In ogni caso io spero Kuss, perché se lo meriterebbe”.

Oltre a dimostrare la superiorità di Kuss, Roglic e Vingegaard, la Vuelta ha dato anche indicazioni importanti su Remco Evenepoel, vincitore della scorsa edizione.  “La giornata del Tourmalet – dichiara Garzelli – era il banco di prova e mi ha sorpreso che si è staccato immediatamente. I Grandi Giri si vincono soprattutto salvando nei migliori modi la giornata di crisi e anche con un po’ di fortuna. Gli è capitato nella giornata sbagliata. Per me lui non è un corridore da grandi corse a tappe, è un fenomeno, l’ha dimostrato anche il giorno successivo, ma non è ancora pronto per le tre settimane. Può vincere tutte le corse al mondo, ma non ancora i Grandi Giri. Avevo dei dubbi già prima del via, aveva tante pressioni addosso. Speriamo torni al Giro del prossimo anno per provare a conquistare una corsa a tappe”.

Jumbo Visma Vuelta 2023

gettyimagesJumbo Visma Vuelta 2023

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