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Quarta tappa - Martedì 5 luglio, Dunkerque-Calais (171,5 km)
Favoloso Wout!
Wout Van Aert: 10 e lode
Stufo di collezionare secondi posti, il campione belga piazza un attacco strepitoso sul Côte du Cap Blanc-Nez, difende il vantaggio negli ultimi 10 chilometri e taglia il traguardo in perfetta solitudine.
La lode? Conquistare una vittoria (la settima in carriera al Tour per Van Aert) del genere indossando la maglia gialla non è da tutti, anzi è da pochissimi.
Jasper Philipsen: 8,5 (mezzo voto in più per l'esultanza).
Quinto, terzo, secondo: dalla seconda tappa in poi il belga è andato come un treno.
L'esultanza? Van Aert andava così veloce che Jasper se l'era perso.
Christophe Laporte: 8,5
Sesto il giorno prima, terzo a Calais: il francese merita lo stesso voto di Philipsen per come aiuta (lanciandolo prima e coprendolo poi) Van Aert.
Alexander Kristoff: 8
All'inseguimento del quinto successo di tappa al Tour de France, il norvegese si piazza quarto: primi segnali di ripresa.
Edvald Boasson Hagen: 7,5
A caccia della quarta vittoria di tappa al Tour de France, il norvegese deve accontentarsi del gradino più basso del podio.
Luca Mozzato: 7,5
Arrivando sesto, il ciclista veneto migliora il nono posto della seconda tappa e si riprende il primato (glielo aveva strappato Dainese piazzandosi settimo nella terza frazione) di italiano più vicino al successo (cronometro inaugurale esclusa).
Quinta tappa - Mercoledì 6 luglio, Lille Métropole-Arenberg Port du Hainaut (157 km)
Pavé australiano
Simon Clarke: 10 e lode
A pochi giorni dal 36esimo compleanno, l'australiano conquista la vittoria più importante della carriera: meticoloso e tenace, qualche mese fa non aveva una squadra.
Dieci anche alla Israel Premier Tech per avergli dato fiducia.
Taco van der Hoorn: 9,5
Solo mezzo voto in meno del vincitore perché Clarke beffa l'olandese, uno che non molla mai, al fotofinish.
Tadej Pogacar: 8
Bravo a cronometro, fenomenale in salita, veloce, intelligente e instancabile: mercoledì abbiamo scoperto che è forte anche sul pavé.
Lo sloveno sta al Tour de France come Rafa Nadal al Roland Garros.
Luca Mozzato: 8
176, 9, 55, 6 e 10 (sul pavé): il ciclista veneto coglie il terzo piazzamento tra i top ten!
E. Boasson Hagen: 8
Il norvegese cercava il quarto successo di tappa al Tour de France e invece trova il gradino più basso del podio e il terzo posto nella classifica generale: chi si accontenta gode.
Neilson Powless: 7,5
Quarto al traguardo, secondo nella classifica generale: non sarà Greg Lemond (l'unico statunitense a conquistare il Tour) ma il nativo nordamericano sa il fatto suo.
Primoz Roglic: 7
Il voto vi stupisce? Fino all'incolpevole caduta stava facendo benissimo: dispiace.
Sesta tappa - Giovedì 7 luglio, Binche-Longwy (219,9 km)
Doppio colpo per Pogacar
Tadej Pogacar: 10 e lode
Il vincitore degli ultimi 2 Tour domina la volata in leggera salita della tappa più lunga della Grande Boucle e trasforma la maglia bianca in gialla: chi gliela strappa più?
Michael Matthews: 9
Il velocista australiano, che sognava il quarto successo di tappa al Tour, è l'ultimo ad arrendersi: primo dei "normali".
Jonas Vingegaard: 7
Settimo al traguardo, terzo a 31" da Pogacar nella generale: secondo nel Tour 2021, il danese vale il podio parigino anche quest'anno.
Neilson Powless: 7
Secondo a 4" da Pagacar nella classifica generale, il nativo nordamericano non conquista la maglia gialla perché ci sono gli abbuoni.
Wout Van Aert: 7
Il voto è la media tra il 9 per la lunghissima fuga sventata a 11 km dall'arrivo e il 5 per aver perso la maglia gialla.
Italia: 4
Il primo italiano sul traguardo è Damiano Caruso, 26esimo a 21" da Pogacar.
Settima tappa - Venerdì 8 luglio, Tomblaine-La Super Planche des Belles Filles (176,3 km)
Slovenia-Danimarca-Slovenia
Tadej Pogacar: 10 e lode
Ripete il successo del giorno prima ma con 2 differenze sostanziali: vince con la maglia gialla; in volata piega Jonas Vingegaard, il rivale più pericoloso.
Jonas Vingegaard: 9
Non ci fosse Pogacar, sarebbe l'uomo da battere ma purtroppo per il danese lo sloveno c'è e vuole il tris.
Primoz Roglic: 9
Arriva a 12" dalla coppia Pogacar-Vingegaard ma deve fare i conti con i postumi della caduta del giorno prima: stoico!
Geraint Thomas: 8
Vincitore del Tour del 2018 e terzo della classifica generale, il britannico arriva quinto subito dietro Lennard Kämna (8 anche per il tedesco).
Ottava tappa - Sabato 9 luglio, Dole-Losanna (186,3 km)
Verde batte gialla
Wout Van Aert: 10 e lode
Centra il secondo successo in 4 tappe, l'ottavo complessivo al Tour de France: la maglia verde belga dà spettacolo.
Michael Matthews: 9
Il velocista australiano, che si inserisce tra la maglia verde e quella gialla, coglie il secondo secondo posto (scusate il gioco di parole) in 3 giorni: prima o poi...
Tadej Pogacar: 8,5
Fallisce il terzo successo di fila ma guadagna 4 secondi di abbuono: spaziale.
Alberto Bettiol: 7,5
Tra i protagonisti della volata finale c'è anche il vincitore del Fiandre 2019 che si piazza quinto dietro Andrea Kron (7,5 anche al danese).
Mattia Cattaneo: 7,5
Il lombardo vince il premio per la combattività: bravo!
Jonas Vingegaard: 6
Chiude ottavo con i migliori ma se vuole dar fastidio a Pogacar non può perdere qualche secondo (questa volta 4) per tappa.
Nona tappa - Domenica 10 luglio, Aigle-Chatel les Portes du Soleil (km 192.9)
Tocca al Lussemburgo
Bob Jungels: 10
Con un'azione strepitosa, il vincitore della Liegi del 2018 centra il primo successo al Tour e porta a 5 le nazioni che hanno conquistato almeno una tappa quest'anno: Belgio (3), Paesi Bassi (2), Slovenia (2), Australia e Lussemburgo.
Jonathan Castroviejo e Carlos Verona: 9
Sono più di 100 le tappe dei Grandi Giri senza successi spagnoli: almeno domenica gli iberici sono arrivati secondi e terzi.
Thibaut Pinot: 8,5
Dopo 8 frazioni anonime, il francese accarezza il sogno di rimontare Jungels e invece si fa rimontare dalla coppia spagnola di cui sopra.
Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard: 7,5
I primi due della generale piazzano un volatone e guadagnano 3 secondi sui rivali: concentrati!
Damiano Caruso: 7
Il siciliano arriva undicesimo (miglior piazzamento del suo Tour) e sale al quattordicesimo posto della classifica generale: purtroppo, il podio per ora è lontano (2 minuti e 23 secondi).
GettyPogacar e Vingegaard