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E' stato presentato ieri il Tour de France versione 2022 e come è normale che sia, iniziano i primi commenti e movimenti anche se ovviamente alla corsa manca ancora tantissimo.
Il direttore sportivo del Team Jumbo Visma, Richard Plugge, ha già iniziato ad analizzare il percorso e sa benissimo quanto sia importante in una corsa a tappe così lunga, avere una squadra completa. “Ci sarà un po’ di tutto. Si correrà nel vento, qualche bell’arrivo in salita e una buona quantità di chilometri a cronometro. Certo la prima tappa può essere già una buona chance, per il nostro danese (Jonas Vingegaard), ma abbiamo anche un belga (Wout van Aert) e uno sloveno (Primoz Roglic).”
La grande novità è che a queste stelle potrebbe aggiungersene un'altra, ovvero il vincitore del Giro d'Italia 2017, Tom Dumoulin. “Dobbiamo ancora vedere chi porteremo, potrebbero esserci tutti. Ma anche Tom Dumoulin – ha aggiunto – Penso sia molto bello vedere che il Galibier è incluso due volte in classiche tappe di montagna e che c’è un arrivo all’Alp d’Huez. Ci sono grosse opportunità”.
Non è un tracciato tutto rose e fiori per Richard Plugge che ha qualcosa da dire sul pavè. “In un grande giro preferisco non averlo. Con le donne abbiamo visto alla Parigi-Roubiax che è un lavoro per specialiste. Nella corsa maschile ci sono solo specialisti. Ma un corridore da classifica deve sentirsi a casa su tutti i terreni, anche correndo sulle pietre. Penso che i nostri uomini possano farlo”.
Ricordiamo che "La grand Boucle" vedrà la partenza l'1 luglio da Copenaghen, in Damìnimarca, con arrivo il 24 a Parigi.
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