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Tappa caratterizzata da cinque Gran Premi della Montagna, quattro di terza categoria e uno di seconda, la durissima Cote de la Croix Neuve, tre chilometri al 10,2% e la cima a 1055 metri a un chilometro e mezzo dall’arrivo. Tappa anche caratterizzata dalla solita lunga fuga collettiva, fino a quando sull’ultima terribile asperità Matthews è rimasto da solo, Bettiol però è rinvenuto da dietro di prepotenza e ha anche staccato l’australiano di circa cinque secondi.
Ma Matthews non ha mai mollato del tutto e verso la fine della salita ha raggiunto e irrimediabilmente staccato Bettiol, poi in discesa non ha avuto più problemi ed è arrivato al traguardo con 15 secondi sul vincitore del Giro delle Fiandre del 2019. Terzo il francese Thibaut Pinot della Groupama-FDJ a 34 secondi. Purtroppo il digiuno di vittorie italiane nella Grande Boucle continua dal 2019, ma continua anche quello dei padroni di casa in questa edizione della corsa.
Quella dei fuggitivi è stata una gara a parte rispetto a quella del gruppo dei migliori e ancora una volta è stato duello tra i due soliti noti, Tadej Pogacar e la maglia gialla Jonas Vingegaard, con lo sloveno che sulla rampa finale ha provato inutilmente a staccare il danese ma ancora una volta è riuscito a seminare tutti gli altri, poi ha fatto un’inutile volata per conquistare un anch’esso inutile ventitreesimo posto a 12’34” da Matthews, con Vingegaard sempre francobollato alla sua ruota.
A 17 secondi da Pogacar e Vingegaard sono arrivati David Gaudu, Geraint Thomas e Nairo Quintana, gli altri ne hanno persi ancora di più. In classifica generale Vingegaard ha sempre 2'22" su Pogacar mentre adesso Thomas è a 2'43". Domani la quindicesima tappa, la Rodez-Carcassonne di 202,5, con due Gran Premi della Montagna di terza categoria e oltretutto lontani dal traguardo.
Getty ImagesMichael Matthews