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Ha marciato alla velocità della luce, il campione in carica della Grande Boucle, rifilando 4,5 secondi a chilometro a Pogacar: “Io pensavo a 1 o 2” al km. Pogacar è comunque andato forte, ma Vingegaard è stato esagerato”. Il Tour fino a ieri era stato equilibrato: “Vingegaard a cronometro è andato sempre fortissimo e ha avuto qualcosa in più rispetto a Pogacar. Ha studiato il percorso in modo perfetto”.
Ora Pogacar non ha molte armi a disposizione: “Può provare a vincere una tappa. Non so quanto spazio gli possa concedere Vingegaard. Il morale di quest’ultimo sarà alle stelle. Pogacar poi non molla mai, però chiaramente i distacchi sono notevoli”. Difficile pensare anche che a Courchevel la maglia gialla possa pagare lo sforzo della cronometro: “Nel ciclismo ci può stare tutto, ma è dura pensare che possa pagare lo sforzo della crono”.
Ci si deve concentrare allora sulla lotta per il terzo posto sul podio: “A questo punto non penso che Yates sia sacrificato per Pogacar, potrà provare a fare la sua corsa per salire sul podio. Carlos Rodriguez in salita va forte. Questi sono i due nomi che vedo favoriti per il terzo posto”.
Giulio Ciccone è maglia a pois: “La Uae proverà a tenere unita la corsa per provare a vincere una tappa. E’ stato un buon Tour per Pogacar, ma chiaramente gli obiettivi erano altri. Difficile dunque che possa andare a buon fine una fuga. Ma Ciccone ha un 40% di possibilità di riuscire a conquistare la maglia a pois. Non sarà facilissimo per lui”.
Dal Tour ai Mondiali: “Il favorito è Van der Poel. Sta preparando il Mondiale perché non sta spendendo le energie di Van Aert”.
Getty ImagesJonas Vingegaard