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Tour de France, il sogno proibito di Sepp Kuss

23 OTTOBRE
CICLISMO

Lo statunitense ha conquistato la Vuelta da gregario di lusso: "Non è un problema correre in appoggio a Vingegaard, Roglic è giusto se ne sia andato".

SPORT TODAY

A Durango Sepp Kuss ha celebrato la Maglia Rossa portata sino a Madrid, spiegando a 'GCN' le emozioni della corsa e le nuove dinamiche che l'addio di Primoz Roglic alla Jumbo-Visma alimenteranno: "Primoz è stato prezioso, ci ha fatto capire che non era sufficiente quello che facevamo per essere la squadra migliore; mi ha insegnato molto e merita di correre in una squadra che sia a sua disposizione. Ho osservato il suo modo di correre, quando uno come lui rimedia a un errore, ti spinge a imparare. In Spagna a volte ho ragionato da gregario con la Maglia Rossa indosso: sono un uomo squadra, un leader ha una mentalità più egoista. Da Jonas ho imparato la determinazione e la presenza verbale in corsa: non vinci due Tour de France per caso. Le mie caratteristiche si adattano alla Vuelta: dovrei correre Tour e Vuelta, non sarebbe un problema avere Jonas in Francia come capitano. Mi piacerebbe indossare la Maglia Gialla, dipende dal tracciato: è capitato di vincere, ma non ci ho pensato e adesso devo provare a fare la classifica rimanendo concentrato". 

 

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gettyimagesIl podio della Vuelta 2023

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