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Si muovono in undici per fare la selezione, tra loro c'è Alessandro De Marchi, ma il gruppo controlla che la fuga non sia quella decisiva e poi si muovono i big: ci prova Santiago Buitrago della Bahrain-Victoripous, ma è quella di Wout Van Aert l'azione giusta, perché la Jumbo-Visama assottiglia il gruppetto in testa; imboccano l'ultima tornata con 20" di vantaggio in quattro, Guillaume Martin, Alexander Vlasov, Alex Aranburu e Carlos Verona, ma la UAE Emirates trainata da Davide Formolo controlla. Sul penultimo strappo Mikel Landa, altro alfiere della Bahrain-Victorious, screma otto candidati in vista del triangolo rosso: nello sprint a ranghi ridotti Roglic precede infine sul pavé Tao Geoghegan Hart della Ineos-Grenadiers e Joao Almeida della UAE Team Emirates).
La Corsa dei Due Mari vede ora lo sloveno, al debutto stagionale, in maglia azzurra con 18" di vantaggio sul portoghese e 23" sul britannico, mentre Giulio Ciccone è quinto dietro il tedesco Kamna; queste le parole dello sloveno: "Non pensavo di essere a questi livelli, mi sto divertendo" spiega a Spaziociclismo "Il finale è stato difficile, ci sono stati attacchi a ripetizione, ma la squadra ha tenuto bene; abbiamo controllato la corsa e ho sfruttato la mia occasione, sono buoni segnali in vista della stagione. Domani potrò vincere questa corsa a quattro anni di distanza".
Getty ImagesAncora Primoz Roglic