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Pogacar pigliatutto: "Sogno la Milano-Sanremo"

14 MARZO
CICLISMO

Il 24enne sloveno lanciato da una Parigi-Nizza da 'Cannibale': "Studio il piano per il Poggio, ma è la corsa più imprevedibile".

SPORT TODAY

La Parigi-Nizza lascia in eredità a Tadej Pogacar la sensazione che il 2023 possa essere un anno da ricordare: se il terzo Tour de France è l'obiettivo più grande, quello più ravvicinato, ma complicato, vedrà lo sloveno impegnato sulle strade del Nord Italia, sabato sarà difatti Milano-Sanremo.

Il campione sloveno si racconta ai microfoni di 'Tuttobiciweb': In Slovenia non c'era la diretta televisiva della Milano-Sanremo, quindi non ho molti ricordi di questa corsa quando ero un ragazzo. Adesso la conosco bene, mi piace parecchio, ma so che con ogni probabilità rappresenti la corsa più complicata da conquistare. Non vivo troppo lontano e in allenamento ho provato a testare il Poggio, a volte mi sono immaginato l'evoluzione della corsa. Vorrei vincere anche altre classiche, come la Roubaix o il Fiandre, e naturalmente vestire la maglia iridata. Prima o poi correrò il Giro d'Italia: è una corsa che mi affascina, tornerò anche alla Vuelta".

Il modo di correre da asso pigliatutto è fuori dagli schemi del ciclismo moderno, ma forse è inevitabile per il numero 1 di questo sport: "Sono un ambizioso, amo correre: per questo è naturale provare sempre a vincere; non lo voglio solo io, ma tutti i corridori del gruppo. Il ciclismo è uno sport particolare, ogni terreno ha i suoi specialisti. Se sono il numero 1? No, perdo un numero di volte maggiore di quelle in cui vinco.. In una volata in salita sono competitivo, in piano è meno facile: ma la fatica può a quel punto incidere".

Le ultime riflessioni spaziano dalla preparazione stagionale a come vive la notorietà: "Nel 2022 ci sono stati molti successi e qualche sconfitta, ma sono stato competitivo; sto cercando di seguire un programma più graduale per non arrivare in riserva in agosto; non avevo un idolo nel ciclismo, ho cominciato a seguire il Tour de France ai tempi di Contador e Schleck, quindi posso dire di aver ammirato loro; quando non corro, vivo una vita abbastanza normale, guardo le serie Netflix, sto con la mia ragazza, cucino. Sono un ragazzo tranquillo, amo il ciclismo e i miei affetti: se qualche ragazzo che inizia a fare sport mi ammira, sono felice".

 

 

Pogacar

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