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CICLISTI
Dylan Van Baarle: 10
Nel 2021 Van Baarle si presentò sul traguardo di Roubaix fuori tempo massimo, domenica si è preso il lusso di entrare da solo nel velodromo più sognato del mondo: pazzesco!
Vice campione del mondo nel 2021 e secondo al Giro delle Fiandre il 3 aprile scorso, il portacolori della Ineos Grenadiers alla soglia dei 30 anni ha colto il successo più importante della carriera.
La svolta? L'attacco a 20 km dal traguardo. Il segreto? Le parole del tecnico della nazionale olandese Koos Moerenhout, che in occasione dell'ultimo Mondiale ha dato tanta fiducia a Van Baarle e gli ha suggerito di credere di più in se stesso.
Wout van Aert: 8.5
Presentatosi alla partenza in condizioni non perfette, Wout van Aert ha centrato un secondo posto che ha il sapore di una vittoria: dopo aver deciso di partecipare a poche ore dal via ed essersi detto pronto a ricoprire l'insolito ruolo di gregario, il campione belga ha dato vita una splendida rimonta che lo ha portato a un passo dal trionfo.
Stefan Küng: 8
Quinto al Giro delle Fiandre, terzo alla Parigi-Roubaix, ottavo all'Amstel Gold Race: non troppo adatto al percorso della Doyenne, Stefan Küng non dovrebbe essere alla partenza della Liegi-Bastogne-Liegi ma se i direttori sportivi della Groupama–FDJ dovessero cambiare idea, il ciclista svizzero potrebbe continuare a stupire tutti.
Matej Mohorič: 8
Vincitore dell'ultima Milan-Sanremo, Matej Mohorič è stato protagonista della Parigi-Roubaix: il quinto posto va persino stretto al campione di Kranj, che d'ora in poi non chiameremo più il "terzo sloveno".
Tom Devriendt: 7
Se fosse salito sul podio avrebbe realizzato un'impresa, ma un quarto posto alla Roubaix non è da buttar via.
Andrea Pasqualon: 7
Corre la prima Roubaix a 34 anni, la chiude in diciannovesima posizione e risulta il primo degli italiani: a Pasqualon diamo un bel 7.
Filippo Ganna: 6
Già vincitore della Parigi-Roubaix Under 23 nel 2016, Filippo Ganna ha pagato a caro prezzo lo sforzo sostenuto per rimediare a due incidenti meccanici: il piemontese, che alla vigilia aveva smorzato l'entusiasmo di chi lo considerava tra i favoriti, si è piazzato solo 35esimo ma ha dimostrato che in futuro potrà lottare per il podio (e ci teniamo bassi).
Mathieu van der Poel: 5.5
Figlio e nipote d'arte, Mathieu van der Poel è stato la più grande delusione della Roubaix 2022: terzo alla Milano-Sanremo e vincitore del Giro delle Fiandre, l'olandese è arrivato nono, peggiorando di 6 posizioni il piazzamento del 2021.
SQUADRE
Ineos Grenadiers: 10
L'uomo di punta doveva essere Filippo Ganna ma quando l'italiano si è trovato in difficoltà è stato rimpiazzato alla grande da Dylan van Baarle: dopo aver deluso alla Sanremo e sfiorato il successo al Giro delle Fiandre, la squadra britannica si è aggiudicata l'Amstel Gold Race (con il polacco Michał Kwiatkowski), la Freccia del Brabante (con il diciannovenne statunitense Magnus Sheffield) e la terza Monumento della stagione.
Groupama–FDJ: 7
La squadra di Marc Madiot, che da ciclista vinse due volte la Roubaix, non ha ancora centrato l'acuto ma sta collezionando piazzamenti interessanti.
Jumbo-Visma: 6.5
Andarci vicino conta solo a bocce ma una squadra che ha vinto la E3 Harelbeke e ha piazzato 3 secondi posti (Attraverso le Fiandre, Gand-Wevelgem e Parigi-Roubaix) merita più della sufficienza
Bahrain-Victorius: 6.5
Dopo il trionfo di Matej Mohorič alla Milano Sanremo, la Bahrain-Victorious ha sempre piazzato un uomo nelle prime posizioni, Parigi-Roubaix compresa.
Alpecin-Fenix: 5.5
Il voto alla squadra belga è lo stesso del suo numero 1, l'olandese Mathieu van der Poel
NAZIONI
Paesi Bassi: 10
Attendeva Mathieu van der Poel ha trovato il vice campione del mondo Van Baarle: da domenica sono 7 i trionfi olandesi alla Roubaix.
Belgio: 8
Non ha centrato il successo numero 58 ma ha piazzato 4 ciclisti tra i primi 10 e 6 tra i primi 17: complicati comunque al Belgio.
Slovenia: 7
In attesa che Pogačar vada a caccia del bis alla Doyenne, Matej Mohorič ha tenuto alto il nome del ciclismo sloveno.
Francia: 6
Due uomini tra i primi 8, 4 tra i primi 15: i francesi, che attendono la Roubaix come noi la Sanremo, hanno salvato la faccia.
Italia: 5
Il primo italiano (Pasqualon 19°) ha tagliato il traguardo dopo che erano arrivati corridori di 8 nazioni diverse: Olanda, Belgio, Svizzera, Slovenia, Francia, Gran Bretagna, Norvegia e Germania. Forse siamo stati troppo buoni.
Danimarca: 4
Asgreen 44°, Pedersen 84°: per fortuna erano tra i favoriti.
PARIGI-ROUBAIX FEMMINILE
Elisa Longo Borghini: 10 e lode
Dominando la seconda edizione della Parigi-Roubaix femminile, Elisa Longo Borghini ha confermato di essere una fuoriclasse: favolosa!
Italia: 10 e lode
Longo Borghini senza rivali, Marta Cavalli sesta a pochi giorni dal trionfo all'Amstel Gold Race: le nostre cicliste meritano anche la lode.
getty imagesWout Van aert Wout van aert