_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });Ecco il pagellone del Giro delle Fiandre 2023.
Tadej Pogačar (UAE Emirates): 10 e lode
Quarto (al debutto) l'anno scorso, il campionissimo sloveno dà spettacolo su muri, si porta al comando quando mancano 17 km al traguardo e conquista con pieno merito il Giro delle Fiandre.
Al quarto trionfo in una Monumento (dopo una Liegi-Bastogne-Liegi e due Lombardia), Tadej Pogačar da domenica pomeriggio è il terzo ciclista, insieme al francese Louison Bobet e al belga Eddy Merckx, ad aver vinto sia il Tour de France che il Fiandre.
Poesia
Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck): 9
A caccia di un successo che lo avrebbe portato nel gruppetto in vetta all'albo d'oro della Ronde, Mathieu van der Poel è l'ultimo ad arrendersi a Tadej Pogačar: per il campione olandese, che ha già vinto due volte il Giro delle Fiandre, si tratta del quarto podio (2-2-0) in cinque partecipazioni perché nel 2019 - all'esordio - arrivò "solo" quarto.
Grande comunque
Mads Pedersen (Trek-Segafredo): 8.5
Secondo nel 2018 e ottavo nel 2022, Mads Pedersen è tra i grandi protagonisti di giornata: al comando della corsa fino a 17 km dal traguardo, una volta superato dai marziani non molla e vincendo la volata dei battuti chiude in terza posizione.
Veloce e tenace
Matteo Trentin (UAE Team Emirates): 8
Il trentino ha il merito di tenere alto il nome del ciclismo italiano (presente al via con appena sette corridori) e di svolgere un ruolo importante per capitan Pogačar.
Chiudendo decimo, Matteo Trentin ha eguagliato il suo miglior piazzamento (Milano-Sanremo del 2016 e 2019) in una Monumento.
Per fortuna c'era lui
Wout van Aert (Jumbo-Visma): 7.5
Secondo nel 2020 e vincitore la scorsa settimana dell'E3 Harelbeke, il campione belga non riesce a tenere il ritmo di van der Poel e Pogačar e chiude quarto battuto da Pedersen nella volata degli sconfitti.
Un'attenuante? Van Aert è stato tra i ciclisti coinvolti nella caduta made in Maciejuk.
Si rifarà!
Neilson Powless (EF Education-EasyPost): 7.5
Settimo alla Milano-Sanremo, quinto al Fiandre: Neilson Powless è il migliore dei non europei.
Prima o poi...
Stefan Küng (Groupama-FDJ): 7.5
Quinto l'anno scorso, sesto oggi: lo svizzero, che nell'ultima Parigi-Roubaix si è piazzato terzo, si esalta sul pavé.
Tra i favoriti domenica prossima
Kasper Asgreen (Soudal Quick-Step): 7
Secondo nel 2019 e vincitore nel 2021, Kasper Asgreen resta a lungo nelle prime posizioni ma chiude "soltanto" settimo.
Bene ma non benissimo
Peter Wright (Bahrain Victorious): 7
Settimo l'anno scorso, ottavo quest'anno: De Ronde è la Monumento preferita del ciclista e pistard britannico.
Conferma
Matteo Jorgensen (Movistar): 7
Il giovane (23 anni) passista-scalatore statunitense migliora il piazzamento (diciassettesimo) della Milano-Sanremo e chiudendo nono centra la prima top ten in una Monumento.
Da tenere d'occhio
Valentin Madouas (Groupama-FDJ): s.v.
Terzo nella scorsa stagione, il francese si presenta al via in cattive condizioni e si ritira dopo 164 km.
Sfortunato
Peter Sagan (TotalEnergies): s.v.
Secondo nel 2013 e vincitore nel 2016, il campionissimo slovacco è tra le vittime di Filip Maciejuk.
Dispiace
Filip Maciejuk (Bahrain-Victorious): ZERO
Nelle Fiandre lo hanno definito come "una palla da bowling scagliata contro il gruppo": una manovra azzardata del giovane (non è una scusante) ciclista polacco ha fatto cadere un centinaio di corridori e costretto al ritiro, tra gli altri, il campione slovacco Peter Sagan e il belga Tim Wellens, fedelissimo di Tadej Pogačar.
Per Filip Maciejuk è arrivata l'immediata squalifica e potrebbe arrivare una sanzione esemplare.
Avventato
Getty ImagesTadej Pogacar