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Il piemontese, reduce dal ritiro di Maiorca e pronto a tornare in pista a Montichiari, delinea il programma di preparazione e parla di nuovi obiettivi: "Le prime settimane di allenamento sono state dure, dal momento che i miei compagni avevano cominciato da un mese e mezzo e io solo da tre giorni, in salita mi staccavo come mi capita in realtà anche in gara.. E' stato un periodo piacevole, ho conosciuto nuovi compagni e ricevuto nuovi input: da domani torno in pista, ho cambiato la valigia e sono pronto per Montichiari. Il mio calendario prevede Argentina, gli Europei di pista, l'Algarve, l'altura, la Tirreno-Adriatico, la Milano-Sanremo e le classiche sino alla Roubaix, di nuovo l'altura e il Giro d'Italia. Evenepoel mi aspetta per la prima cronometro? Vado avanti per la mia strada e cerco sempre di dare il massimo, non mi importa: mi interessa più che altro avere nuovi stimoli".
L'alfiere veneto è il senatore del gruppo, nonché portabandiera a Tokyo 2020: "E' normale ormai che le atlete siano più vittoriose dei maschi, la Federazione deve festeggiare il numero, ma anche la qualità delle medaglie. Il modo migliore di approcciare la nuova stagione è essere consapevoli che riconfermarsi è più arduo che vincere. I ciclisti sono abituati a non guardarsi indietro e stiamo pedalando in ottica 2023: a febbraio dobbiamo archiviare la qualificazione olimpica e poi ci saranno i Mondiali di Glasgow, a quel punto tutto sarà in ottica 2024, ossia Parigi. Il raduno a Montichiari serve a fare gruppo e a passare assieme il periodo festivo. Vorrei cominciare subito a vincere, il mio calendario è San Juan, gli Europei di pista, l'UAE Tour, la Parigi-Nizza piuttosto che la Tirreno-Adriatico.. I sogni? La Milano-Sanremo e la Gand-Wewelgem. Mi piacerebbe essere al Giro d'Italia: Geraint Thomas è tra i favoriti e ci sarà battaglia a cronometro, ma Filippo è una spanna sopra gli altri; anche al Tour le occasioni in volata non mancheranno".
Getty ImagesFilippo Ganna