QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Eddy Merckx fa i complimenti a Vingegaard, ma tifa Pogacar: "Tour meritato, ma il ciclismo va corso l'intera stagione"

25 LUGLIO
CICLISMO

Il 'Cannibale' spiega: "La cronometro è stata decisiva e sorprendente, ma lo sloveno attacca sempre, mi somiglia. Per fare qualche cosa di storico, devono cercare la doppietta Giro d'Italia - Giro di Francia".

SPORT TODAY

A confermare che il 110o Tour de France sia stato uno dei più spettacolari dell'era moderna è Eddy Merckx, che di vittorie al Giro di Francia ne ha collezionate cinque, che fanno il paio con quelle al Giro d'Italia e briscola con tutte le altre corse conquistate nel corso di una carriera in versione 'Cannibale'.

"Jonas ha senza dubbio meritato di vincere il suo secondo Tour, è stato il più forte nel corso delle tre settimane" esordisce a 'La Gazzetta dello Sport' il campione belga "Mi ha a sorpreso quel che ha fatto a cronometro, dove ha rifilato 3' a uno specialista come il compagno di squadra Van Aert: la Maglia Gialla è una scarica di adrenalina che aggiunge energie, ma non basta a spiegare quanto forte sia andato il danese; la Jumbo - Visma avrà studiato ogni dettaglio e lui messo il motore giusto. Combloux è stata la spallata che ha deciso la corsa, poi Courchevel, complice la crisi di Tadej, il colpo di grazia; non è da sottovalutare il contraccolpo psicologico, sai di aver corso bene e messo alle spalle tutti, poi il tuo rivale arriva con quel vantaggio e crolli a terra. Dovete domandare a lui i motivi della giornata no, può aver influito il caldo, o, come dicevo, staccato il cervello dopo la crono".

La predilezione per la Maglia Bianca è nota, ma il vero stimolo sarà una sfida d'altri tempi: "Pogacar deve essere orgoglioso per come ha corso: all'attacco, non si è risparmiato dopo aver corso tutte le 'Classiche', eccetto la Parigi - Roubaix, e ha tentato di ribaltare il pronostico contro uno scalatore puro come Vingegaard; la caduta alla Liegi - Bastogne - Liegi fa parte degli inconvenienti, il ciclismo è così: Pogacar mi piace molto, mi assomiglia molto. Non deve cambiare, è un corridore completo che regala spettacolo. Vingegaard ha trionfato due volte al Tour, ma poi? Il ciclismo non dura solo tre settimane, per quanto la Maglia Gialla sia la più importante soddisfazione; ci sono altre corse leggendarie, il Giro, il Mondiale, le cleassiche monumento. Si dice non abbia le caratteristiche per essere competitivo: per me può vincere il Lombardia, e comunque uno ci deve provare. Andrà alla Vuelta? Bene, ma se vuol fare davvero un qualche cosa di storico, tenti la 'doppietta' Giro - Tour: una volta era normale provarci, adesso tutti hanno paura. Il danese ha la forza per reggere l'urto delle due grandi corse a tappe, tra le sue doti migliori c'è la capacità di recuperare: ci deve provare, e così Pogacar".

Il finale è dedicato alla cara Italia: "Loro due sono imbattibili nei 'Grandi Giri', neppure Evenepoel ce la può fare, non tiene il passo in salita: magari in futuro arriverà il terzo incomodo, uno più forte di loro chissà. L'Italia? Ciccone è stato bravo a portare a casa la Maglia a Pois, ma deve osare di più: pagate gli scarsi investimenti in scuole e infrastrutture. Eppure vincere da voi è fantastico, avete le salite più dure, la gente è meravigliosa. Quando penso a Gimondi, o Adorni mi commuovo: erano amici, prima che rivali e compagni. Noi ragazzini amavamo Coppi e Bartali, sapevamo a memoria le loro imprese: li ho superati, dite, con sacrificio e sudore, quello è ciclismo. Uno sport che si vive in continuazione, inclusa la pista: per questo tifo Pogacar".  

Ciccone, Merckx, Vingegaard

Getty ImagesAl via della terz\'ultima tappa in Francia

NOTIZIE CORRELATE