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Da qui vuole provare a ripartire il 32 enne di Trbovlje che ha rilasciato un’intervista a Cyclingnews analizzando il suo 2021, ripercorrendo passo per passo ogni momento della sua stagione. Prima di questo però, il ciclista sloveno ha parlato del suo rapporto con i tifosi e di quello che cerca di trasmettere in bicicletta.
“Non mi sento il Terminator della bicicletta. Mi piace vedere le difficoltà nella vita come una sfida piuttosto che come un problema. Penso che le corse e la vita vadano bene quando si vive in quel modo. Inoltre non sono il tipo che parla ad alta voce e si mette in mostra. Nel nostro sport, devi mostrare cosa puoi fare sulla strada, con le gambe, non in televisione. Penso di trasmettere una sorta di messaggio, sul non arrendersi, e penso che la gente lo apprezzi”.
Sono successe tante cose in questo 2021, quello che è certo è che la stagione sia volata velocissima. “La stagione è andata velocemente. Sembra che tu stia guidando verso l’aeroporto per la tua prima gara e poi, un paio di mesi dopo, stai andando all’ultima. Sono successe così tante cose nel mezzo, con così tanti alti e bassi”.
Inevitabile non fermarsi a parlare di quanto accaduto al Tour de France. La Grande Boucle non gli ha riservato piacevoli sorprese...“Mi sono allenato molto duramente ed ero super pronto per il Tour, ma mi è mancata un po’ di fortuna e ho avuto le cadute, che alla fine mi hanno costretto a ritirarmi. Pensavo di recuperare in tempo per le Olimpiadi, ma in realtà è stata una decisione molto tardiva perché non potevo correre per molto tempo".
Meglio ricordare quanto fatto invece a Tokyo in estate: un oro olimpico rimane per sempre negli annali. “Nella corsa in linea ho avuto problemi di crampi e dolore al muscolo piriforme fin dall’inizio della gara. Ho iniziato a sentire crampi e dolori muscolari dopo soli 30 km. Sono riuscito a finire ma ho avuto molto dolore neii due giorni prima della cronometro. Il giorno della crono mi sentivo finalmente bene, ero senza dolore, sentivo che potevo ottenere qualcosa di importante”.
Infine ecco il vero obiettivo per il prossimo 2022 di Primoz Roglic: “Voglio assolutamente tornare al Tour e provare a vincerlo una volta, ma come ho imparato, se non vinci il Tour, non è la fine del mondo”.
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