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L’ex allenatore dell’Arsenal, che oggi è responsabile dello sviluppo del calcio a livello globale per la FIFA, parlando a ‘L’Equipe’ ha spiegato come per lui il progetto sia fattibile: “La gente vuole competizioni che siano facili da capire e che mettano in palio una posta importante. Anche gli stessi calciatori non vogliono più giocare partite che li stimolano poco. Punto a migliorare la frequenza delle gare, facendomi guidare dalla semplicità e dalla chiarezza del programma”.
Una proposta, quella di Arsene Wenger, che ha fatto molto discutere in queste ore e che ha scatenato non poche polemiche. Tra le reazioni più dure c’è da registrare quella di Raymond Domenech che, parlando a ‘L’Equipe’, non ha usato mezzi termini per bocciare tale idea: “E’ un’idea stupida, che non regge. Non ha senso nemmeno il fatto che sia Wenger a portarla avanti. Quando allenava si lamentava sempre delle Nazionali, ho dovuto polemizzare molto con lui. Non voleva che convocassi i suoi giocatori e quindi non capisco la sua posizione”.
L’ex commissario tecnico della Francia, spiega perché è impossibile che i grandi tornei internazionali si giochino ogni due anni: “I giocatori che vedono convocati sempre non avranno mai più una vacanza. Questa è un’aberrazione politica. Come al solito la FIFA impone e usa i calciatori”.
Getty ImagesDomenech / Wenger