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Under 21, Paolo Nicolato e il destino del giovani giocatori

30 DICEMBRE
CALCIO

Intervistato dal Corriere della Sera, il Ct dell'Under 21 Nicolato parla della situazione giovani nella nostra Serie A.

SPORT TODAY

Nonostante i passi avanti nella gestione dei giovani italiani, secondo Paolo Nicolato la situazione è ancora lontana dall'essere accettabile. I grandi club non permettono ai giovani di maturare, di fare esperienza in partite internazionali, e questo influisce poi sui risultati delle rappresentative italiane. In una bella intervista del Corriere della Sera, Nicolato dice la sua su questa tendenza, comunque in miglioramento rispetto agli anni precedenti:

"Dire che gli italiani sono meno affamati degli altri mi sembra un modo per giustificare le nostre incapacità. Dobbiamo trovare gli strumenti per tirare fuori qualcosa in più da tutti. Tante volte siamo noi a distruggere le ambizioni dei ragazzi. E poi diciamo che non hanno fame. Intanto siamo di fronte a un c.t. come Mancini, al quale non interessa l’età, ma la qualità dei calciatori. Dovrebbe essere così per tutti, anche nei club. Ma è un tasto dolente. Quello che fa la differenza non sono i picchi di qualità, ma la quantità di giocatori tra i quali poter scegliere: non possiamo parlare di una svolta basandoci sulle eccezioni, dobbiamo guardare al lungo periodo. E oggi rispetto a Inghilterra, Francia, Spagna e Germania, ma anche Olanda e Portogallo, siamo indietro, per noi un giovane ha 20 o 21 anni, ma a quell’età in altri tornei hanno un chilometraggio molto superiore: si comincia a 17-18".

Alcune parole anche sui singoli giocatori, a iniziare da Sandro Tonali:

"Un momento normale, di un ragazzo di grande qualità arrivato in una società prestigiosa, con compagni molto forti: Sandro saprà ritagliarsi spazio, perché è un ragazzo di grande equilibrio, non si fa condizionare, è serio e capisce i momenti sia sul campo che fuori. Si sa adattare ed è uno che parla poco e pedala tanto".

Per continuare poi con Moise Kean:

"Ne faccio un discorso di convenienza: più si gioca, meglio è. E mi pare che al Psg stia avendo le sue chance, ad altissimo livello, ritagliandosi spazio e di conseguenza anche considerazione".

E con Scamacca, sogno della prossima estate del Milan:

"Ha grandissime qualità fisiche, e allo stesso tempo è molto coordinato, ha tecnica e un tiro di altissimo livello. All’estero forse avrebbe già giocato di più, ma ripeto: in questo periodo ci stiamo accorgendo che i giocatori buoni ci sono. Però hanno bisogno di uno sbocco".

Per finire, Paolo Nicolato parla del prossimo Europeo Under-21:

"Certo che ce la giochiamo. E quanto ai favoriti è presto per parlarne, ci sono troppi fattori, compreso l’Europeo dell’Italia di Mancini una settimana dopo. Nell’emergenza abbiamo allargato le conoscenze e seguito giocatori che sono tornati utili, come ad esempio Maleh del Venezia, mezzala mancina. Abbiamo 60 ragazzi tra cui scegliere".

Paolo Nicolato

Getty ImagesPaolo Nicolato

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