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Inter-Juventus non è e non sarà mai una partita normale. Figuriamoci una finale di Supercoppa italiana, forse non il trofeo più ambito a livello calcistico, ma pur sempre una coppa da aggiungere al proprio palmares, per di più sottratta agli acerrimi rivali di sempre.
Nella Scala del calcio, gremita da circa 38mila spettatori a causa delle ormai note restrizioni covid, Inzaghi vuole battere i bianconeri e vincere il suo primo trofeo da all'allenatore dell'Inter, mentre Allegri, invece, spera di vincere il trofeo per la quarta volta, eguagliando così quanto fatto dai due predecessori, ovvero Lippi e Capello.
Come arrivano le due squadre al match di stasera? Da una parte i neroazzurri, sono galvanizzati dalla vittoria ottenuta contro la Lazio, dall'altra i bianconeri sbarcano a Milano altrettanto felici, dopo il rocambolesco 4-3 colto all'Olimpico contro l'altra squadra capitolina, la Roma di Mourinho.
Mister Inzaghi è pronto a schierare la sua formazione tipo con il ritorno di Dzeko e Calhanoglu: il tecnico neroazzurro, ha abbondanza di scelte per la formazione e per conquistare il primo trofeo dello stagione punterà su certezze in tutti i reparti.
Lo stesso non si può dire per Allegri. La Juventus arriva infatti alla finale di Supercoppa italiana in totale emergenza formazione: Allegri deve fare i conti con l'infortunio di Chiesa, la positività di Ramsey e le squalifiche di De Ligt e Cuadrado. A tutto ciò, il tecnico toscano dei bianconeri deve anche fare a meno dell'estremo difensore Szczesny, sprovvisto di certificazione verde e costretto ad arrivare allo stadio solo all'ultimo momento: "Sarà in panchina, giocherà Perin", ha ammesso l'allenatore nella conferenza stampa alla vigilia. In attacco invece il dubbio è legato al ballottaggio tra Dybala e Kulusevski.
Il Derby d’Italia si gioca a partire dalle ore 21 di stasera, nella cornice di San Siro, e vedrà nerazzurri e bianconeri affrontarsi in uno scontro diretto da 90 o più minuti. Gara secca, e quindi possibilità di supplementari e rigori.
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