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Dopo il trionfo del terzo scudetto, Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di Dazn: “Per chi è abituato a lavorare come me il pensiero di gioia è fugace, io già penso ancora a lavorare. Sentire il sentimento della felicità sul gruppone è stupendo, molte persone supereranno i momenti duri della loro vita pensando a questo momento qui. Mi sento rilassato, meno male ce l’ho fatta”.
Piccolo sfogo di Spalletti: “Qui la gente ha visto Maradona, c’è anche la sua profezia. È difficile dire lottiamo solo per un piazzamento, mi è stato chiesto di tenere il Napoli in Champions, era il primo obiettivo. Lo scorso anno a fine stagione ci hanno contestato. Quando ho detto che bisognava vincere mi hanno detto che avevo detto qualcosa di troppo grosso. Io sono venuto qui per vincere lo scudetto. E basta”.
Infine le lacrime: “Lo scudetto lo dedico ai giocatori e poi a Napoli, Napoli è per te, a tutto il Napoli, a tutti coloro che lavorano. Alla società e a Matilde che è mia figlia, e a tutta la famiglia, e a mio fratello Marcello (scomparso 4 anni fa)”.

Getty ImagesLuciano Spalletti