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Pogba, che batosta: 4 anni di squalifica per doping

29 FEBBRAIO
CALCIO/SERIE A

Condanna pesantissima per il centrocampista francese della Juventus che rischia di finire così la sua carriera: accolta la richiesta della Procura

SPORT TODAY

Piove sul bagnato in casa Juve: il Tribunale Nazionale Antidoping ha accolto la richiesta formulata dalla Procura squalificando Paul Pogba per 4 anni. Il centrocampista francese era risultato positivo al testosterone sintetico durante il controllo effettuato lo scorso 20 agosto dopo Udinese-Juve, gara valida per la prima giornata di campionato nella quale l'ex United era addirittura rimasto in panchina. Da quel momento è iniziato il calvario con la sospensione ufficiale arrivata l'11 settembre. Il risultato delle controanalisi effettuate nel laboratorio dell'Acqua Acetosa hanno specificato che la sostanza assunta è stata il Dhea, ovvero il deidroepiandrosterone, noto anche come "ormone della giovinezza".

Pogba, l'ultima spiaggia resta il ricorso al TAS di Losanna

Una batosta pesantissima che rischia di porre fine alla sua carriera. Pogba, che compirà 31 anni il prossimo 15 marzo, allo scadere della squalifica avrebbe 35 anni e un così lungo periodo di inattività significherebbe porre una pietra tombale sul suo futuro nel mondo del calcio giocato. A questo punto i legali del giocatore potrebbero impugnare la sentenza al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna e tentare il tutto per tutto. Dopo aver rifiutato il patteggiamento, che avrebbe portato a dimezzare la richiesta di squalifica, la Procura ha confermato la squalifica di 4 anni, il massimo della pena.

Pogba, la seconda avventura alla Juve è stata un fallimento

I tifosi della Vecchia Signora sognavano un epilogo diverso dopo la prima gloriosa esperienza durata dal 2012 al 2016. Passato nuovamente ai Red Devils, club dal quale era stato acquistato da Madama, Pogba ha chiuso il cerchio tornando a Torino nell'estate del 2022 da svincolato. Un'avventura iniziata subito sotto una cattiva stella: prima la lesione al menisco esterno del ginocchio destro durante la preparazione estiva in America, poi la sciagurata decisione di intraprendere la terapia conservativa. Alla fine il francese è finito comunque sotto i ferri collezionando appena 10 presenze totali alla prima stagione. Saltato anche il Mondiale in Qatar, il secondo anno doveva essere quello della rinascita. Due spezzoni tra Bologna ed Empoli, seconda e terza giornata del campionato, per un totale di 52 minuti: gli ultimi, probabilmente, per Pogba con la casacca bianconera. La squalifica per doping, salvo clamorosi ribaltamenti provenienti dal TAS di Losanna, scrive la parola fine alla storia d'amore con la Juve e alla sua carriera da calciatore. 

Juve-Pogba, cosa potrebbe succedere dopo la maxi-squalifica

Intanto in questo ultimo periodo il francese si è visto ridurre lo stipendio al minimo, ovvero circa duemila euro al mese, cifra ben lontana dai quasi 9 milioni di euro a stagione previsti. Con la conferma dell'accusa, la società bianconera potrà avvalersi dell’articolo 5 comma 5 dell’accordo collettivo tra Figc, Lega Serie A e Associazione calciatori, che ammette la sospensione della retribuzione nel caso in cui "il calciatore abbia subito provvedimenti disciplinari interdittivi dell’attività sportiva per effetto di pratiche di doping". La Juventus, inoltre, potrebbe richiedere la risoluzione del contratto in base all'articolo 11 dello stesso accordo, che dovrebbe poi essere approvata dal Collegio arbitrale.

Paul Pogba, Juventus

Getty ImagesPaul Pogba, Juventus

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