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Inter-Juve, duello scudetto dipinto d'azzurro: quanti italiani nei due club

7 NOVEMBRE
CALCIO/SERIE A

Da Barella e Bastoni a Chiesa e Locatelli: è tornato il derby d’Italia

SPORT TODAY

Dopo 11 giornate il campionato sembra delineare una lotta a due per la conquista dello scudetto. A diversi anni di distanza dall'ultima volta, Inter e Juventus tornano a contendersi il titolo, con i nerazzurri di Simone Inzaghi al momento in vetta a quota 28 e i bianconeri di Massimiliano Allegri in scia a -2. Il divario, dunque, è minimo, pertanto, se nulla cambierà da qui a poche settimane, la sfida dell'Allianz Stadium del prossimo 26 novembre potrebbe dire di più tra chi è il candidato numero uno al successo finale. Lautaro e compagni inseguono la seconda stella, la Vecchia Signora sogna un ritorno alla vittoria che manca da tre stagioni, anche se il tecnico livornese continua a ripete che l'obiettivo è il piazzamento in Champions League. Quello del 26 novembre sarà più che mai un vero e proprio derby d'Italia: un termine statio negli ultimi anni che torna d'attualità guardando agli azzurri presenti nelle due rose. Una tendenza recente in casa Inter che, sempre terra di stranieri, da qualche anno punta sul Made in Italy. Al contrario, la Juve da tempo immemore fonda i propri successi su un gruppo granitico composto da italiani (non a caso spesso si è parlato di ItalJuve). 

Da Barella a Frattesi: l'Inter sempre più italiana

Dal 2018, da quando Beppe Marotta ha messo piede in Viale della Liberazione, è iniziata un'importante operazione di italianizzazione, un ossimoro per una società che si chiama Internazionale. Al primo anno di Conte, 2019-20, sono arrivati ​​Bastoni e Barella, ormai veterani, mentre la stagione successiva, culminata con lo scudetto, si è aggiunto Matteo Darmian, il tuttofare che ha risolto un mare di guai prima al tecnico salentino e poi a Simone Inzaghi. Con l'approdo dell'ex Lazio alla Pinetina, 2021-22, infatti, è rientrato alla casa madre Federico Dimarco, simbolo ormai dell'interismo, al quale si è aggiunto lo scorso anno Francesco Acerbi. In estate, poi, è entrato a far parte della combriccola Davide Frattesi. In rosa anche  Audero, Di Gennaro, Sensi e gli oriundi Carlos Augusto e Asllani.

ItalJuve, Allegri punta sul gruppo azzurro

Come detto, la Juve è invece da sempre un serbatoio da cui attingere per la nostra Nazionale. Dopo un periodo nel quale erano diversi gli stranieri in campo, nel nuovo corso Allegri ha deciso di dare maggiore spazio ai giovani cresciuti nel vivaio. Ne è un esempio Fabio Miretti che con il suo primo gol “con i grandi” ha deciso la sfida di Firenze. Una partita nella quale c'erano in campo dal primo minuto altri cinque azzurri: Rugani e Gatti in difesa, Locatelli in mediana e Chiesa e Kean a formare il pacchetto offensivo. A gara in corso in campo anche Cambiaso, altro gioiellino che potrebbe rappresentare il futuro dell'Italia. In estate è rientrato dopo diversi prestiti anche Nicolussi Caviglia, prezioso elemento a centrocampo dopo la squalifica di Fagioli, guarda caso anche lui ormai un punto fermo della nostra Nazionale. In rosa anche Perin, Pinsoglio e De Sciglio. Insomma, Juve e Inter tornano a parlare italiano e a contendersi il Tricolore. 

Barella e Locatelli a contrasto

Getty ImagesBarella e Locatelli a contrasto

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