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Serie A, Max Allegri: carico "Inutile parlare di obiettivi, c'è da lavorare"

21 SETTEMBRE
CALCIO

Il tecnico bianconero Max Allegri torna sul duro sfogo avuto nel post-Milan, presenta la "sfida salvezza" con lo Spezia ma non si sente affatto arrugginito dopo i due anni di stop.

SPORT TODAY

Due punti in quattro partite e diciottesimo posto in classifica, peggior partenza da 60 anni a questa parte. Questa è la situazione in casa Juventus mentre prepara la trasferta di La Spezia, in programma domani alle 18.30. I bianconeri hanno vinto entrambe le sfide dello scorso campionato contro lo Spezia, segnando sempre almeno tre reti: 4-1 in trasferta, 3-0 in casa.

In conferenza stampa, il tecnico della Juve Massimiliano Allegri torna sulla sfida col Milan e sulle immagini che hanno fatto il giro d'Italia , quelle dello sfogo mentre lascia il campo molto più che infuriato:

"Normale che uno sfogo post partita ce l’ho anch’io che sono umano. Il riferimento è che quelli che vanno in panchina devono essere determinanti quando entrano, come approccio alla partita. Non possiamo rischiare di giocare in 10. È un senso di rispetto per chi sta in panchina, di responsabilità. Bisogna essere pronti. Quando ero piccolo mi hanno sempre detto che quello che conta è il campo, è molto più semplice di quello che sembra [...] Dal 45' al 90' abbiamo sbagliato otto palle gratuite: dobbiamo essere bravi a gestire la palla. Gli ultimi minuti potevamo perderla, quindi siamo stati fortunati a pareggiare. Posso stare qui tre giorni a parlare, ma quello che conta sono i risultati. Betancur non è in difficoltà, Rabiot anche ma deve essere più lucido in zona gol".

Chiuso il capitolo Milan, Allegri inizia a parlare dello scontro con lo Spezia. Sfida salvezza, come la chiama lui, a guardare la classifica. Dovesse mancare l’appuntamento con i tre punti, la Juventus eguaglierebbe il record negativo della stagione 1955/56: unico campionato in cui i bianconeri non hanno vinto alcuna delle prime cinque partite giocate:

"Domani ci saranno dei cambi, c'è chi arriva da 6-7 partite di seguito. Lo Spezia gioca, crea molto, senza preoccupazioni, nel loro stadio non è mai semplice. Dobbiamo far partita mentale e di corsa. Obiettivi a lunga scadenza? Non ha senso. Classifica? Scontro salvezza. Morata sta bene, l’unico out è Chiellini che è mezzo febbricitante. Gli altri stanno bene, serve far una vittoria. Anche domenica i ragazzi hanno fatto una bella prestazione, nel secondo tempo sbagliamo troppo tecnicamente e sono momenti che poi ti trascini. Bisogna cercare una vittoria per poi vedere le cose in un altro modo".

Una delle note dolenti di questa prima parte di stagione è la gestione dei secondi tempi e il sistematico crollo fisico e mentale:

"Non possiamo sbagliare troppi passaggi, bisogna farli con tempi e ritmi giusti. Le occasioni poi le abbiamo avute noi, se sbagli tecnicamente a calcio alla lunga la paghi. Poi dopo l’angolo la poteva perdere e abbiamo avuto la fortuna di non perderla, ecco perché qui momenti della partita vanno fatti meglio”. 

Ma non osate parlargli di difesa a 3:

"La mia Juve non ha mai difeso a tre, l’ha sempre fatto a quattro. Poi dipende dalla squadra che affrontiamo per avere più uomini in zona palla. Le difese a tre non esistono, o a quattro o a cinque. A tre non difende nessuno se no prendi gol sempre. Non sono abbastanza per coprire il campo”.

Infine una panoramica sui singoli giocatori:

"Tatticamente non cambia niente, domani Chiesa partirà titolare assieme a De Ligt. Quindi due già li ho cambiati [...] Manuel non è abituato a giocare ogni tre giorni. Quando sei alla Juve è la normalità farlo, serve trovare un equilibrio mentale e fisico diverso [...] I recuperi di Arthur e Kaio Jorge procedono bene, dopo la sosta dovrebbero essere con la squadra”.

Massimiliano Allegri

Getty ImagesMassimiliano Allegri

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