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Serie A, Fiorentina-Inter: il doppio ex Adani infiamma la sfida

20 SETTEMBRE
CALCIO

Fiorentina-Lazio è il big match della quinta giornata di Serie A, in programma domani al Franchi. Lele Adani ha giocato con entrambe le maglie, e commentando la sfida sa bene di cosa parla.

SPORT TODAY

Domani sera andrà in scena Fiorentina-Inter, sfida valida per la quinta giornata di Serie A TIM. Un doppio ex della partita è Daniele Adani, detto Lele, ora opinionista e commentatore sportivo dei più amati nel nostro paese per la sua preparazione tattica e per la passione che mette in ogni telecronaca. 

Proprio Adani, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, ha fatto il punto prima del match tra queste due formazioni in grande forma, iniziando dai due allenatori. Prima il tecnico di casa Vincenzo Italiano:

"Sa dare identità alle sue squadre. Alla Fiorentina ha dato subito la sua impronta, non parlo solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma soprattutto da quello motivazionale, coinvolgendo tutti nel gruppo. Anche chi sembrava fuori o veniva fischiato in passato. A Genova è stato decisivo Saponara, che i tifosi viola manco si ricordavano più fosse in rosa. E' con l’allenamento quotidiano che si crea una via, si traccia un percorso, sul quale i calciatori poi marciano compatti. Italiano lo sta facendo ed è la dimostrazione di cosa significhi essere su di una panchina nel 2021. Perché, se non lo abbiamo capito, gli allenatori gestori non esistono più, sono superati dal tempo (piccola frecciata ad Allegri, ndr)".

Poi passa a commentare il lavoro di Simone Inzaghi:

"Simone non sta gestendo nulla, semmai si è trovato un sistema forte, basato su parametri di fiducia e conoscenza. E poi ci ha messo delle varianti che non tolgono, ma al momento aggiungono. Inzaghi dà più libertà e creatività, lo vedi dagli sganciamenti di Skriniar o dalle incursioni di Brozovic, che con Conte erano molto più rare. E chissà come avrebbe reso Eriksen con questi nuovi principi...".

Per poi arrivare a discutere dei due centravanti simbolo delle formazioni, iniziando ancora dalla squadra di casa e dal suo numero 9 Dusan Vlahovic, già autore di tre gol in Serie A:

"Non so ancora dire se può essere un centravanti top in una big per 10 anni. Ma sono sicuro che Vlahovic non è uno a cui si può dare limiti: ha la cattiveria di chi migliora di continuo. Per me tra un anno sarà altrove. E se l’Inter avesse avuto i soldi un mese fa...".

E poi una parola su Lautaro Martinez, numero 10 nerazzurro diventato il faro offensivo dopo l'addio di Big Rom Lukaku:

"Dei quattro attaccanti, lui è l’unico titolare fisso, perché sa giocare prima o seconda punta, segnare o dialogare con gli altri. Resta da capire se può diventare un uomo da 30-35 gol a stagione. Nel caso lo diventi, l’Inter non credo sia nella condizione di poterlo trattenere per molto".

Daniele Adani

Getty ImagesDaniele Adani

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