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La squadra gallese che milita nella seconda serie e spera di poter tornare in Premier nelle prossime settimane, ha infatti preso tale decisione dopo che tre giocatori della squadra allenata da Steve Cooper hanno ricevuto insulti sui propri social e in generale nelle varie pagine web.
Tramite un comunicato ufficiale, lo Swansea ha annunciato tale decisione proprio attraverso i propri canali ufficiali: "Tre elementi della nostra squadra anno subito abusi nelle ultime settimane e abbiamo voluto prendere questa posizione. Un nuovo appello per attuare il cambiamento che è necessario ora e per il futuro. È assurdo che si parli ancora di razzismo e abusi di questo tipo. Gli aspetti positivi dei social media sono riconosciuti, ma gli abusi disgustosi e vili a cui assistiamo ogni giorno sono del tutto inaccettabili. Siamo una famiglia e lotteremo sempre fianco a fianco, sia in campo che per aiutare a combattere le ingiustizie. Quando è troppo è troppo".
A ricevere duri commenti razzisti sul web sono satti Jamal Lowe, Ben Cabango e Yan Dhanda. Il compagno e capitano Matt Grimes si è detto stupito che questi problemi esistano ancora nel 2021: "Trovo sbalorditivo che si parli ancora di razzismo e abusi di questo tipo. Siamo profondamente consapevoli delle pressioni all'interno del molto del calcio a certi livelli, ma non va sottovalutato il modo in cui tali livelli di abusi possono influenzare qualcuno".
Getty ImagesAndre Ayew Swansea City 2019-20