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Il Mondiale riparte e sarà un venerdì di fuoco

8 DICEMBRE
CALCIO/QATAR 2022

Due giorni di stop ma ora in Qatar si torna a fare sul serio.

SPORT TODAY

Quanto ci sono mancati i Mondiali in questi due giorni di stop? Non è facile dirlo, anche perché l’assenza dell’Italia, ovviamente, pesa come un macigno. Comunque sia, in Qatar, venerdì si ricomincia con i primi due quarti di finale: due sfide nelle quali una formazione europea si troverà di fronte una formazione sudamericana. Nel pomeriggio, alle 16, ecco Croazia-Brasile. La Seleçao, insieme con la Francia, è stata la squadra che ha impressionato di più fino a oggi. E lo ha fatto sia con Neymar in campo che senza. Non che la Corea del Sud sia una corazzata ma negli ottavi di finale non c’è stata partita: il tabellone, al 36’, segnava un eloquente 4-0 per la squadra di Tite, a segno con Vinicius, ‘O’Ney’ (su rigore), Richarlison e Paquetà. 

Un autentico tiro al bersaglio, una dimostrazione di forza da parte di una squadra che proprio in Corea del Sud (e Giappone) vent’anni fa ha per l’ultima volta alzato la coppa del mondo. Non è più il Brasile di una volta, che aveva i suoi punti deboli nella retroguardia e nel portiere (l’esempio che per primo ci viene in mente sono le tre reti subite da Paolo Rossi, al Mondiale di Spagna del 1982): ora tra i pali ha Alisson, una garanzia, e come perno difensivo ha Thiago Silva, un grandissimo. La Croazia, che va comunque ricordato, si è presentata in Qatar da vice-campione del mondo, ha sofferto e non poco per sbarazzarsi del Giappone agli ottavi e avrà bisogno di un qualcosa che si avvicini più al miracolo che all’impresa per proseguire la sua avventura iridata.

Sulla carta l’altro quarto di finale in programma venerdì si prospetta maggiormente equilibrato. Louis Van Gaal, il navigato tecnico dell’Olanda, le studierà tutte per mettere in difficoltà gli avversari, a partire dal più talentuoso dei ventidue in campo, Leo Messi. La ‘Pulce’ ha segnato nove gol ai Mondiali, è seconda solo a Gabriel Batistuta (il bomber di Reconquista ne ha segnati dieci) tra chi ha vestito la maglia della nazionale argentina. Il gol realizzato dal numero 10 nel primo tempo contro l'Australia è stato il suo primo nella fase a eliminazione diretta della competizione. Sarà il sesto confronto ai Mondiali tra Olanda e Argentina. Nel bilancio complessivo, naturalmente, pesa come un macigno la finale della rassegna iridata del 1978, che i biancocelesti vinsero ai supplementari a Buenos Aires. Per gli arancioni si trattò della seconda sconfitta di fila in finale al Mondiale contro la formazione di casa: era già capitato quattro anni prima, a Monaco di Baviera, contro la Germania Ovest. Con una differenza, non di poco conto: nel 1974 in campo c’era anche Johann Cruyff, che quattro anni più tardi non fece parte della spedizione sudamericana olandese. 

Gli ultimi due incontri ai Mondiali tra Olanda e Argentina sono terminati 0-0: nella fase a gironi del 2006 e nella semifinale del 2014: la Seleccion, in questo caso, si è qualificata dopo i calci di rigore. La cabala, al di là di tutto, sembra strizzare l’occhio all’Olanda, visto che ha superato il turno in tutti gli ultimi tre quarti di finale giocati ai Mondiali (1998, 2010, 2014): l’unica sconfitta in questa fase della competizione risale al 1994, alla sfida andata in scena contro il Brasile, che come noi italiani ben sappiamo si fregiò del titolo iridato battendo in finale, ai calci di rigore, gli Azzurri.

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