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Daniele Adani: il protagonista inatteso del Mondiale

19 DICEMBRE
CALCIO/QATAR 2022

Pioggia di critiche sul commentatore Rai. Ma non in pochi lo hanno apprezzato.

SPORT TODAY

Roberto Baggio ha smentito di essersi riferito a Daniele Adani quando, un anno e mezzo fa, ha parlato di “professori in tv incapaci di fare tre palleggi”. Il dubbio, nonostante il chiarimento del “Divin Codino”, a molti è restato. 

Fatto sta che il Mondiale del Qatar ha rappresentato la grande occasione dell’ex difensore del Brescia e dell’Inter, che da quando ha chiuso la sua esperienza a Sky Sport non fa più coppia con Riccardo Trevisani.  Le loro urla, in occasione di una rete in Champions League dell’interista Vecino, scatenarono una miriade di polemiche, con l’accusa di essersi trasformati in tifosi nerazzurri. Che non sarebbe di certo stato un dramma, visto che comunque, nell’occasione, c’era una squadra italiana, quella meneghina, contro il Tottenham. 

Grande protagonista a Bobo TV, Adani è stato ingaggiato dalla Rai, dove lo abbiamo ritrovato diverso dal solito, in occasione delle gare della Nazionale: Mancini praticamente sempre assolto, anche se per la seconda volta consecutiva non siamo andati ai Mondiali, critiche molto soft agli Azzurri. Che non sono andati in Qatar, a differenza sua. 

Da lì il nostro ha fatto capire fin da subito chi sia il suo idolo: Leo Messi. Una scelta non particolarmente difficile per chi è molto appassionato di calcio sudamericano, ci avrebbe sorpreso se avesse indicato Weghorst (quello sbeffeggiato da Messi, per intenderci) o Timothy Weah. 

La televisione di stato, che per il Mondiale ha schierato decine di uomini, ha deciso di mettere Adani in coppia con Bizzotto: i due si sono trovati subito bene nel corso delle loro telecronache. Meno bene si sono trovati altri, quelli che non hanno apprezzato i lunghissimi interventi dell’ex difensore, praticamente a senso unico nell’esaltare Messi, un fenomeno le cui gesta non hanno bisogno di grandi commenti. 

“Messi! Messi! Leo Messi! Il sinistro migliore del mondo – ha invece detto Adani -. Da Di Maria a Messi, dalla Bajada alla Perdriel sempre Rosario, la città del calcio. Uno per l'altro. Si sblocca la partita. Football! Tutti in piedi per il miglior giocatore del mondo. Rispetto per il numero uno. Rosario, città del calcio, per questo calciatore che troppe volte è stato criticato. Anche quando era a Barcellona, quando è arrivato, sofferente, da giovane, non ha mai dimenticato l'argentino. Parla rosarino, sente l'argentino nel sangue, ha pianto per la Seleccion ed è lui che la tiene in vita. La mistica che entra in campo. Abbiamo nominato Diego 10 minuti fa. Con Diego dentro tutto è possibile ed è col pianto dell'Argentina e gli occhi spiritati del miglior giocatore del mondo”. 

E ancora “Questa giocata riporta Maradona dentro a un campo da calcio”, “Dribbla tutti, anche i cammelli del deserto”,  “Messi elargisce amore a tutti attraverso una palla da calcio e ridisegna i confini del suo destino”, “Sono gli occhi di un bambino che ama il calcio e che lo elargisce a tutti quanti, anche a chi non sa amare” e “Ringraziate Messi, perché sta ancora giocando per tutti noi”. 

Una vera e propria sinfonia che a molti non mancherà minimamente ma c’è chi ha apprezzato: soprattutto se argentino.

Daniele Adani

Getty ImagesDaniele Adani

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