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Argentina-Olanda e Inghilterra-Francia i quarti amarcord

5 DICEMBRE
CALCIO/QATAR 2022

Due sfide che ci riportano indietro con gli anni quelle che ci aspettano sabato

SPORT TODAY

Quattro ottavi di finale, nessuna sorpresa. E così vedremo due quarti di finale che potenzialmente sarebbero potuti essere delle finali: Argentina-Olanda e Inghilterra-Francia. Argentina-Olanda, in effetti, una finale di campionato del mondo lo è stata veramente. Bisogna fare un lungo passo indietro nella storia e arrivare fino al 1978. Gli arancioni, che quattro anni prima erano stati battuti all’ultimo atto di Monaco di Baviera dalla Germania Ovest padrona di casa, si erano presentati in Sudamerica privi di Johann Cruyff: un’assenza che venne attribuita a varie cause, passando dai contrasti personali con la Federcalcio olandese sugli sponsor della nazionale (non in tanti sanno che il calciatore, nel Mondiale del 1974, scese in campo con una maglia modificata rispetto a quelle dei compagni, griffate Adidas) per arrivare a pensare si trattasse di una presa di posizione contro la giunta militare di estrema destra che era al potere in Argentina. Sarebbe stato lo stesso numero 14, anni dopo, a spiegare il perché, chiarendo che la sua vita era cambiata dopo avere subito un tentativo di rapimento. 

A Buenos Aires, in finale, la spuntò la Seleccion, che ebbe bisogno dei tempi supplementari per piegare la resistenza di un’Arancia Meccanica alla sua ultima esibizione: basti pensare che l’Olanda non si qualificò per i Mondiali del 1982 e del 1986 per rendersi conto di come un ciclo fosse terminato. L’Olanda tornò a brillare nel 1988, quando conquistò i campionati europei battendo in finale l’Unione Sovietica, grazie anche a un gol quasi surreale di Marco Van Basten. Era l’Olanda del Cigno di Utrecht, ma anche quella di Frank Rijkaard e Ruud Gullit. Un quarto di finale, quello tra arancioni e biancocelesti, che si preannuncia molto equilibrato: dipenderà molto da Leo Messi, che se sarà in giornata, farà la differenza.

L’altro quarto metterà di fronte l’Inghilterra e la Francia. L’assenza di Karim Benzema, fresco di Pallone d’Oro, sembra avere dato nuova linfa a Kylian Mbappé, uno che potrebbe vincerlo in futuro, e che anche contro la Polonia ha fatto il bello e il cattivo tempo. Mai le due squadre si sono affrontate a un Mondiale dopo i gironi. Cosa che, invece, successe in Spagna, nell’edizione del 1982 che noi italiani ricordiamo perfettamente. Ed è superfluo ricordare il perché. La sfida di quarant’anni fa si disputò al San Mamés di Bilbao e bastò una manciata di secondi perché i britannici mettessero la testa avanti, grazie a Bryan Robson. Dopo il pareggio di Soler per i Bleus (che giocavano con la maglia bianca) l’Inghilterra (che indossava la casacca rossa) colpì ancora con Robson e con Paul Mariner, che purtroppo ci ha lasciato un anno e mezzo fa. Difficile che anche questa volta siano i sudditi a farla franca. 

Non tanto perché non hanno incantato in questo Mondiale ma per il grande valore della squadra di Didier Deschamps. Domenica sera abbiamo ascoltato un sedicente esperto di calcio, che non sta riscuotendo grandi simpatie per i suoi commenti da seconda voce, dire che alla vigilia del Mondiale il Brasile e la Francia erano le sue favorite. Beh, non era facile arrivarci… e chissà se i ragazzi di Southgate riusciranno a smentirlo sabato sera…

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