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Di padre in figlio. La famiglia Pinzi ha un nuovo idolo da sostenere nel mondo del calcio: dopo Giampiero, è la volta del 18enne Riccardo, fresco di primo gettone con la prima squadra dell'Udinese.
Il classe 2003 è stato chiamato in causa da Gotti per disputare il quarto d'ora finale dell'amichevole pareggiata per 2-2 contro gli sloveni del Koper sabato scorso: in svantaggio due volte, i friulani hanno sempre riacciuffato gli avversari grazie ai sigilli di Success e De Maio.
Il figlio d'arte ha preso il posto proprio dell'ex attaccante del Watford, anche se l'esordio tra i grandi non era previsto, almeno da lui. Ospite della puntata di 'Udinese Tonight', Pinzi jr ha raccontato le sensazioni provate alla 'Dacia Arena': queste le sue dichiarazioni riportate dal sito ufficiale dell'Udinese.
" Non pensavo di entrare in amichevole, quando Mister Gotti mi ha chiamato per giocare gli ultimi venti minuti è stata un’emozione bellissima. La prima palla che ho toccato l’ho subito passata agli altri però mi sono ripreso e alla fine ho fatto una bella partita. Il Mister mi ha dato delle indicazioni tecniche poi in campo i giocatori più esperti, come Zeegelaar e De Maio, mi hanno dato dei consigli".
Per Pinzi anche un'opportunità di andare in goal, non sfruttata: tutta esperienza da mettere in cascina per stimolare la crescita futura.
" Ho tentato la giocata ma non volevo strafare. Ho avuto la possibilità di segnare ma invece l’ho tirata a Jajalo. Mi sono reso conto di aver sbagliato, però sbagliare serve a crescere".
Stesso ruolo (centrocampista centrale con possibilità di agire da sottopunta) ma caratteristiche diverse rispetto a papà Giampiero.
" Siamo diversi come caratteristiche: lui le dava e io le prendo. Lui era un po’ più cattivo, io sono un po’ più veloce e rapido".
Getty ImagesPinzi