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Piccini attacca: "Che errore l'Atalanta, mi faceva sentire invalido"

8 GENNAIO
CALCIO

Il difensore del Valencia: "Ho giocato una sola partita per 60 minuti".

SPORT TODAY

In un'intervista ad As, Cristiano Piccini ha raccontato la brutta esperienza vissuta all'Atalanta: "Andare lì è stato un mio errore. Loro hanno deciso di tesserarmi nonostante sapessero dei miei problemi fisici, poi mi hanno detto che avevano sbagliato a prendermi e che non ero ancora pronto. Mi facevano sentire come un invalido e come se il problema fossi io, anche se sapevano perfettamente in che condizioni ero arrivato".

Piccini, che adesso gioca al Valencia, ha aggiunto: "Gasperini mi voleva anche se sapeva che ero fermo da un anno. Sono andato a Bergamo per i test fisici durati due giorni e lì hanno visto che mi mancava forza e c'erano altri problemi che ancora non avevo superato. Hanno comunque deciso di prendermi. La loro idea era darmi due mesi di adattamento prima di entrare in squadra. Dopo tre giorni il mio ginocchio si è iniziato a gonfiare e sono iniziati i loro dubbi".

"Ho giocato una partita per 60 minuti. Ero zoppo, non so nemmeno come ho potuto giocare. Ho giocato perché non c'era nessun altro. Poi è arrivato un momento in cui non mi sono nemmeno allenato con loro, ho lavorato con la seconda squadra. È stato un incubo. Avevo bisogno di aiuto e ho trovato tutto tranne l'aiuto. Sembrava che volessero affondarmi invece di aiutarmi. Ho chiesto di tornare a Valencia perché ero molto vicino a cadere in depressione", ha concluso Piccini.

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