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Pallone d'Oro, un enorme "ma" dell'Equipe stronca Jorginho

12 OTTOBRE
CALCIO

Jorginho è l'unico tra i 5 probabili finalisti a non essere un uomo da gol, e questo lo penalizza moltissimo nella corsa al trofeo più ambito.

SPORT TODAY

Quasi tutti gli allenatori del mondo, e la maggior parte dei giocatori, sono stati piuttosto concordi fino a questo momento: in questo 2021, Jorginho merita il Pallone d'Oro per quello che ha fatto. Vincitore della Champions League col Chelsea, dell'Europeo con l'Italia e della Supercoppa UEFA sempre coi Blues. Tutte da titolarissimo, tutte da perno della squadra, eppure un articolo uscito oggi sul giornale francese L'Equipe sembra stroncare definitivamente la candidatura dell'italo-brasiliano verso il premio.

Intendiamoci, L'Equipe mette comunque in copertina Jorginho e lo celebra come si deve assieme agli altri quattro favoriti CR7, Messi, Benzema e Lewandowski, ma non punta davvero sulla vittoria del classe 1991, e spiega anche perchè:

"Se i titoli vinti nell’anno solare fossero il primo criterio per assegnarlo, Jorginho sarebbe intoccabile, l’unico giocatore ad aver vinto la Champions League e un torneo importante con la nazionale". E qui arriva però il grosso "ma", che stravolge tutto ciò che viene detto prima:

"Quest’anno il 2021 è stato l’anno della consacrazione, per un centrocampista che la Serie A ha conosciuto fin dai suoi primi anni, ma che ha impiegato molto tempo per raggiungere il suo pieno potenziale. All’inizio Jorginho era un buon giocatore con i piedi d’oro ma un fisico leggero; poi, a Napoli, ha assunto una dimensione tutta nuova, diventando un maestro del 4-3-3 di Sarri, una delle migliori squadre del continente. Oggi si è liberato da questa etichetta di “giocatore di sistema” per diventare un centrocampista completo, prezioso senza palla quanto con la sua capacità di vedere la partita prima degli altri e, quindi, di intercettare o dare il passaggio giusto. Eccezionale nella sua lettura tattica, fondamentale per la sua squadra per le istruzioni che distribuisce dall’inizio alla fine delle partite, Jorginho è un giocatore di passaggi corti e veloci, con uno o due tocchi, non un dribblatore né un uomo di statistica offensiva, al di là dei rigori che segna. Il che potrebbe rendergli un disservizio".

Insomma, tra i 5 finalisti (così li chiama L'Equipe) Jorginho è l'unico a non essere un centravanti, un uomo da gol e da statistiche importanti, e questo come sempre penalizza chi concorre per i premi individuali. Perchè ormai il premio non è assegnato al "vero" miglior giocatore da molto tempo, probabilmente dalla vittoria di Leo Messi nel 2010 a discapito di Don Andres Iniesta. Altri tempi, un altro "Pallone d'Oro", che però ormai ha intrapreso una direzione precisa.

Jorginho

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