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Onuoha: "Non ho avuto paura di Ibrahimovic. E lui ha reagito così"

20 GENNAIO
CALCIO

L'ex difensore del Manchester City torna su quanto accaduto il 29 aprile 2019 durante la sfida tra Los Angeles Galaxy e Salt Lake City

SPORT TODAY

29 aprile 2019, al Dignity Health Sports Park di Carson Los Angeles Galaxy e Salt Lake City si affrontano per la 9ª giornata del campionato. C'è però una partita nella partita, quella tra Zlatan Ibrahimovic e Nedum Onuoha. I due si scambiano vicendevolmente colpi e occhiatacce e arrivano quasi allo scontro intorno all'ora di gioco. Al 78', però, l'ex Barcellona e Milan sigla la rete del definitivo 2-1 con una girata di sinistro e si prende la propria rivincita esultando in faccia all'avversario, irridendolo e rendendo il clima ancor più incandescente. 

Il racconto di Onuoha 

A proposito di quanto accaduto in campo, il difensore ex Manchester City ricorda: «Dopo il 60' ha iniziato a dirmi di guardare l'orologio perché di lì a poco mi avrebbe fatto male, però mi ha solo motivato di più. Queste sono parole che probabilmente ho sentito due o tre volte in tutta la mia carriera, da teppisti. Una cosa è essere competitivi, un'altra minacciare un altro professionista. Ho giocato con una domanda costante in testa: è questo il momento del calcione?».

Onuoha-Ibrahimovic: scontro anche negli spogliatoi

Lo screzio è proseguito anche negli spogliatoi: «Mai in tutta la mia carriera un avversario è entrato nello spogliatoio cinque minuti dopo la fine di una partita. Mi ha chiesto: "ti sei calmato ora grande uomo? Ti sei calmato?". È stato un momento surreale. Io gli ho risposto: "no, non mi sono calmato, se pensi che sia giusto dire quello che hai detto sul campo allora ti sbagli". Il modo in cui ha giocato non è stato giusto. Non lo insegnerei mai ai miei figli. È stato aggressivo e irrispettoso. Se non avesse segnato, sarebbe passato come lo zimbello della situazione avendo fatto una bruttissima partita. Ora diventerà una di quelle storie che dimostrano come Ibra sia competitivo e questo è ciò che lo rende celebre e gli fa dire di essere uno dei migliori di tutti i tempi»

I risvolti

A distanza di anni Onuoha ricorda che solo un paio di compagni lo difesero mentre il resto risale imbambolato, quasi rapito dalla personalità dello svedese. Il suo atteggiamento, però, gli fece guadagnare il rispetto dell'avversario: «La volta successiva che l'abbiamo affrontato ero pronto per la guerra e quando l'ho visto mi ha chiesto come stavo - rivela -. Penso che mi rispettasse per essermi fatto avanti, perché molte persone si sarebbero tirate indietro»

Zlatan Ibrahimovic e Nedum Onuoha

Getty ImagesZlatan Ibrahimovic e Nedum Onuoha

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