Spalletti-Nazionale, De Laurentiis non molla. Il Piano B è Conte

Ritarda l'annuncio di Luciano Spalletti come nuovo commissario tecnico della Nazionale: il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis non molla sulla clausola da 3 milioni e 250mila euro da pagare per liberare il suo ex allenatore, e non ha nessuna intenzione di concederlo gratis.

La Figc è al lavoro per trovare un accordo con il club azzurro: ma la Federazione non ha intenzione di pagare nessuna somma, come lo stesso Spalletti. Entro la fine di questa settimana la situazione sarà chiara: o lo stallo si sblocca, o Gravina virerà su un'altra opzione, Antonio Conte, che avrebbe già dato la sua disponibilità.

Gli azzurri tornano in campo per le qualificazioni europee il 9 settembre, in occasione della partita contro la Macedonia del Nord, e la Federazione vuole chiudere quanto prima la questione.

"Il quadro della situazione è più semplice e lineare rispetto a ciò che è stato descritto - ha detto l'avvocato del Napoli Grassani -. Lui comunicò che non intendeva proseguire nel suo rapporto contrattuale prima della fine della stagione 2022/23 e il Napoli acconsentì a questa richiesta a condizione che Spalletti rispettasse la condizione con la quale chiedeva di liberarsi dal Napoli, ovvero non allenare nella stagione 2023/24. E sulla base di questa intesa è stato sottoscritto un accordo in sede sindacale protetta, alla presenza dei rispettivi legali, con Spalletti che poneva come punto fermo quello di non allenare nella stagione 2023/24".

"In caso di ritrovato interesse nell'allenare, un club o una Nazionale, Spalletti deve corrispondere al club un importo a scalare dal momento in cui questa sua determinazione viene rappresentata al club. E' libero di collocarsi o accasarsi altrove, ma è ovvio che per fare questo deve rispettare impegni economici presi un mese fa attraverso un elaborato scambio di bozze e controbozze legali. Il tema è solo di natura economica, lui non deve chiedere permessi a nessuno".

Getty ImagesLuciano Spalletti