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Ciro Immobile è stato l'odierno protagonista degli Azzurri nella conferenza stampa di Coverciano e ha analizzato i motivi che lo hanno portato ad allontanare l'ipotesi del ritiro dalla Nazionale, sino a rilanciare: l'obiettivo dell'attaccante della Lazio adesso sono i Mondiali del 2026.
"Avevo paventato di rinunciare alla Nazionale per le critiche ricevute e per la delusione di non aver raggiunto la qualificazione in Qatar, ma parlando con la mia famiglia e vedendo il mio rendimento ho cambiato idea. Anzi, se starò bene vorrei disputare i Mondiali in America! Il calcio italiano vive un ricambio generazionale e ho il dovere di fare da esempio per i più giovani: loro devono avere il tempo di potersi esprimere, ma in Nazionale è difficile".
Questa la sua valutazione sui compagni di reparto meno esperti e sulle difficoltà che lui stesso, 4 volte capocannoniere della Serie A, ha incontrato sul suo cammino in maglia azzurra: "Raspadori c'era agli Europei, è un mezzo veterano. Scamacca, Pellegri, Pinamonti: i giovani devono avere continuità nel fare gol, meglio fare 5 stagioni da 15 reti che un singolo exploit. Ho sempre sentito la fiducia in Nazionale, ma le critiche hanno superato il limite: mi spiace non essere stato quello della Lazio, perché ho costruito la mia carriera sulla volontà di migliorarsi. Non è una questione di modulo".
E la sua Lazio non può che essere comunque tema di riflessione: "Da Capitano ho l'ambizione di vincere lo scudetto, prima o poi. Di sicuro la squadra è in crescita, ha una buona posizione in classifica e ha sistemato la difesa. Dobbiamo adesso rimetterci in sesto in Europa League e fare un salto come mentalità".
Getty ImagesImmobile a Coverciano