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Ho sempre pensato che Mourinho fosse il numero uno. Sembrava essersi perso nelle ultime stagioni. Bene, nella capitale ha trovato la sua verve e ha mantenuto la promessa: ha regalato a Roma un trofeo bellissimo e importantissimo. Ma c’è una differenza rispetto alla vittoria nel 2010 con l’Inter e questa con la Roma. Nel 2010, dopo aver vinto la Champions League a Madrid, aveva già deciso di lasciare i nerazzurri. Al termine della finale vinta con il Feyenoord, invece, ha dichiarato che da Roma non ha nessuna intenzione di muoversi. E’ stato contagiato dal grande affetto giallorosso. Non che non amasse il popolo nerazzurro ma, 12 anni fa, aveva altri pensieri per la testa. Oggi si sente nel posto giusto al momento giusto! Un trofeo l’ha conquistato ma Mou è uno che non si è mai accontentato. Chissà che succederà il prossimo anno…
Insomma, quest’anno in tanti hanno festeggiato. Prima l’Inter, poi il Milan e infine la Roma. Tre club prestigiosi che hanno fatto felici i propri tifosi. Un bel finale di stagione (almeno per loro). Ecco, in casa rossonera qualche preoccupazione c’è. Il totem Ibrahimovic ha deciso di tornare sotto i ferri. Da un lato è incredibile quanto ci tenga a fare di tutto per continuare a giocare, dall’altra è chiaro che nessuno sa se, quando tornerà dall’infortunio, sarà in grado di giocare a certi livelli. Tutti sperano che compia l’ennesimo miracolo ma, anche se non dovesse tornare ai suoi livelli, nessuno potrebbe rimproverargli nulla. Zlatan è unico, come Josè. Due vincenti, due che non si arrendono mai, neanche davanti alle sfide più difficile. Forse è proprio per questo che sono tanto amati…
Fino a quando nel calcio italiano ci saranno personaggi di questo spessore, lo spettacolo sarà sempre garantito. Gli anni passano per tutti ma quando si è campioni lo si resta per sempre!!!
GettyMourinho