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Lipsia-PSG, arbitro nel mirino: "Più interessato all'autografo di Neymar che alla gara"

4 NOVEMBRE
CALCIO

L'allenatore del Lipsia fuoribondo al termine della sfida pareggiata contro il PSG: "Fateci giocare una partita regolare".

SPORT TODAY

A un certo punto della sfida contro il Paris Saint-Germain, Jesse Marsch è letteralmente esploso: Ekberg, arbitro della sfida, si avvicina alla panchina ed estrae un cartellino giallo. E' la mezz'ora di gioco e il RB Lipsia sta pareggiando per 1-1 contro i parigini.

A far infuriare l'allenatore statunitense una gestione, quella del direttore di gara, non proprio lineare, con un gioco spesso spezzato e decisioni non sempre costanti.

"Ero arrabbiato sin da subito con l'arbitro. So che i grandi club a differenza dei piccoli vengono rispettati. Posso solo arrabbiarmi, altrimenti si continua: non cambia nulla, neanche con i fischi del pubblico. Il quarto uomo ha lo stesso atteggiamento: avevo due opzioni. O accettare tutto o farmi prendere dall'emozione per ottenere più rispetto dal direttore di gara", ha spiegato Marsch nel post-gara.

Alla fine il risultato sarà di 2-2, con rigore finale realizzato da Szoboszlai e assegnato su segnalazione del VAR: ma proprio su quest'ultimo Marsch ha da ridire.

"Se il VAR non fosse intervenuto non lo avrebbe dato. Ed era un rigore evidente".

Il problema, a detta dell'allenatore del Lipsia, sta nel diverso atteggiamento tenuto nei confronti delle due squadre, con una particolare attenzione rivolta al PSG "delle stelle".

"In certi momenti sembrava che l'arbitro fosse più interessato ad avere l'autografo di Neymar a fine partita che ad arbitrare la gara. Sono serio. E' una cosa super avere Mbappé, Neymar e Di Maria qui a Lipsia, ma fateci giocare una partita normale dove tutto procede secondo le regole".

Ekberg e Marsch

GettyEkberg e Marsch

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