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Inter, parla l'agente di Lukaku: "Certe scelte passano dalla proprietà"

13 AGOSTO
CALCIO

L'agente di Romelu Lukaku, Pastorello, spiega i motivi dell'addio del belga all'Inter: "L'interesse del Chelsea gli ha davvero toccato l’animo".

SPORT TODAY

Il trasferimento di Romelu Lukaku ha lasciato il segno il mondo Inter. I tifosi nerazzurri non si aspettavano l'addio di quello che era molto più dell'attaccante della squadra meneghina, ma un vero e proprio simbolo. Un fulmine a ciel sereno che ha squarciato il cielo a tinte nerazzurre e che ha sconvolto - sportivamente parlando - i sostenitori. 

Dopo le polemiche, le critiche e gli attacchi ricevuti, l'agente di Romelu Lukaku, Federico Pastorello, ha spiegato la sua verità attraverso i canali social. Il procuratore ha chiarito i motivi che hanno spinto l'attaccante belga a lasciare l'Inter e si è difeso dalle accuse di aver forzato l'addio di 'Big Rom'.

"In uno scenario in cui Lukaku non ha mai manifestato pubblicamente alcun disagio o malcontento riguardo la sua esperienza all’Inter, la sua situazione contrattuale o le note vicende societarie, l’interesse del Chelsea ha davvero toccato l’animo di Romelu fin dal primo istante, perché quel club rappresenta per lui qualcosa di unico e speciale".

La prima avventura a Stamford Bridge, in cui Lukaku non è riuscito a lasciare il segno e a vincere trofeo, ha lasciato il segno nel calciatore belga.

"Ho visto nei giorni scorsi un video del 2009 in cui 16enne ha visitato con la sua scuola lo stadio di Stamford Bridge e giurava che un giorno avrebbe giocato sul quel campo. Consiglio a tutti di guardarlo con attenzione: è impressionante la lucidità con cui un ragazzino di 16 anni già disegnava il suo futuro. Voleva vestire quella maglia, ci è riuscito appena 18enne e purtroppo se ne è andato prima di poter lasciare il segno e vincere qualcosa di importante. Questa sfida è rimasta come un tarlo nel suo cuore e nella sua mente per tutti questi anni. E quando, in modo quasi inaspettato, si è materializzata l’opportunità di riprovarci - a 28 anni dopo due stagioni da assoluto protagonista con l’Inter - quasi non ci credeva. Era la possibilità di chiudere il cerchio e, da professionista esemplare quale è, ha deciso che era il momento di accettare nuovamente quella sfida".

Lukaku ha riflettuto molto e alla fine ha deciso di provare a vincere anche con la maglia del Chelsea.

"Che ci crediate o no, l’affetto di tutti i tifosi e il legame speciale con la città di Milano lo hanno fatto riflettere a lungo: ma poi, una volta presa la sua decisione, l’ha portata avanti con convinzione e fermezza".

Pastorello conclude spiegando che la dirigenza e l'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi, hanno provato con tutti i mezzi a disposizione a trattenere Lukaku in nerazzurro.

"Per quanto riguarda l’Inter, posso garantire che l’A.D. Giuseppe Marotta, il D.S. Piero Ausilio - oltre che il tecnico Simone Inzaghi che si è adoperato in prima persona - hanno fatto tutto quanto fosse in loro potere per evitare questo trasferimento. Ma ci sono circostanze che vanno oltre la loro sfera decisionale e dipendono dalle indicazioni della proprietà".

Mosse che non sono bastate per far proseguire l'avventura di Lukaku all'Inter: l'attaccante belga è volato a Londra, il secondo capitolo della storia con il Chelsea è iniziato.

Romelu Lukaku

GettyRomelu Lukaku

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