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“Quel premio è stato bello, ma quello che ho notato soprattutto nello spogliatoio dell'Inter, è che nessuno si sente appagato. L'Inter vuole la seconda stella su quella maglia e questo richiede un altro scudetto” ha affermato l’olandese al quotidiano olandese Algemeen Dagblad.
“Per la prima volta da molto tempo abbiamo superato i gironi di Champions League, siamo di nuovo in testa in Serie A. È così che mi sento io, c'è altro da vincere”.
De Vrij dunque non ha intenzione di tirarsi indietro mai e proverà ad ottenere il massimo anche in Europa dove il sorteggio ha opposto l’Inter a un ostacolo complicato come il Liverpool.
“Il sorteggio che ci aveva messo davanti l'Ajax. Ma mentre stavo guardando e ho visto il Villarreal contro il Manchester United, ho subito pensato: qualcosa non va. Poi è arrivato il Liverpool, una squadra molto forte, ma ci stiamo preparando bene” ha continuato il difensore ex Lazio prima di affrontare il tema delle critiche, un aspetto questo immancabile nella vita di un calciatore.
“Gradualmente impari a lasciar perdere. Non è così importante cosa pensi la gente. Non puoi fare molto, la risposta è una sola: mostrare chi sei sul campo. A volte è più fastidioso per la famiglia. Spesso dovevo dire ai miei genitori di non guardare e leggere tutto. Beh, ti rende più resiliente. E impari a filtrare chi dice cosa”.
Chi, nei primi mesi della stagione, è finito nel mirino della critica è stato Dumfries, giocatore che ora sta mostrando tutto il suo valore.
“Ora vedo quotidianamente da vicino come Denzel voglia sempre migliorare. Che ci crede anche lui. Il gol alla Roma è stato uno di quei momenti. Ora vedo Denzel da vicino ogni giorno e posso vedere la forza di volontà che lo ha portato così lontano” ha chiosato un determinato De Vrij.
GettyDe Vrij