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Incidenti sull'A1: patto tra le curve contro i tifosi della Roma

10 GENNAIO
CALCIO

Ci sarebbe un vero e proprio piano con le tifoserie anche europee per vendicare l'uccisione di Ciro Esposito nel 2014

SPORT TODAY

Ci sarebbe un patto tra curve, anche europee, per vendicare l'uccisione del tifoso del Napoli Ciro Esposito nel giugno del 2014. Lo scrive il Corriere della Sera, che fa una vera e propria ricostruzione dei fatti, a partire dal motto: “Chi picchia un romanista non resta solo”. L'agguato dell'A1 sarebbe solo uno dei tanti fatti, organizzati dai fan più caldi.

Il patto contro i romanisti sarebbe stato reso pubblico già a novembre del 2014 quando, in Napoli-Roma, i tifosi azzurri esposero questo striscione: “Ogni parola è vana, se occasione ci sarà non avremo pietà". Così sarebbe partita la caccia al romanista. Da lì in poi ci sarebbero stati episodi a Bergamo, ma anche da parte dei tifosi del Psg, di Monaco 1860 e Borussia Dortmund, della Stella Rossa di Belgrado e dei bulgari del Plovdiv.

Vediamo questi fatti. Un paio di settimane dopo lo striscione di Napoli-Roma, a Bergamo 200 ultras dell'Atalanta tentarono di assaltare bus con a bordo tifosi romanisti. Nove furono gli arresti e poco dopo a Napoli comparvero murales con scritto: “Fuori Bergamo dalla galere”. In curva napoletana, ci si autotassò addirittura per pagare le spese legali degli atalantini in carcere.

“Se si picchia un romanista nessuno viene lasciato solo”. Motto preso molto sul serio dal Psg, i cui tifosi avrebbero cacciato chi sosteneva i romanisti, dalle tifoserie tedesche di Monaco 1860 e Borussia Dortmund, dalla Stella Rossa di Belgrado e dal Plovdiv. Appena si crea la possibilità, tutti danno addosso ai tifosi della Roma. In nome di un patto.

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