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Fiorentina, Italiano fa il punto: "Abbiamo margini enormi. Vlahovic? Un professionista"

10 OTTOBRE
CALCIO

Il tecnico viola parla dell'avvio di stagione sulla panchina viola: "Gattuso? Non giudico ma non vedo contraddizione con il mio modo di fare calcio".

SPORT TODAY

Con il campionato di Serie A fermo per lasciare spazio alle Nazionali, è tempo per un primo seppur provvisorio bilancio circa il primo segmento di stagione già andato agli archivi.

Dopo sette giornate di campionato la Fiorentina occupa una più che positiva quinta posizione in solitaria a quota 12 punti che sono il frutto del lavoro del nuovo tecnico Vincenzo Italiano, il quale si è confidato sulle colonne del 'Corriere dello Sport':

"È una stagione di trasformazioni. Nuove panchine, nuove realtà. Ci vogliono dodici-quindici partite per capirci qualcosa. Noi intanto ci godiamo la posizione bellissima, l’inizio confortante, i margini di miglioramento enormi che possediamo e il fatto di essere lì in alto".

Una Serie A scandita da una situazione di grande equilibrio:

"In questo momento lo è. Vedo tante squadre che giocano all’attacco e disposte a correre rischi, partite apertissime, risultati in bilico, quasi mai un confronto scontato. Però formazioni che vanno più forte di altre ce ne sono. Il Napoli a punteggio pieno, il Milan che gioca all’europea, l’Inter comunque difficile da contrastare".

La forza e la qualità delle avversarie:

"Inter, Roma, tutte quelle sopra di noi avevano un potenziale notevole già lo scorso anno. Il Milan in particolare esprime un gran calcio. L’Inter fa impressione, effettivamente: fisicità, talento, giocatori ricchi di malizia, concretezza. E l’autostima che deriva dall’aver vinto l’ultimo scudetto. Anche il Napoli però non scherza. Ha un gioco efficace e Osimhen è un fattore: con la sua velocità mette in crisi chiunque".

I primi mesi da tecnico della Fiorentina:

"Ho trovato un ambiente deciso a migliorare. Ho avvertito la disponibilità dei calciatori nei miei confronti. Mi sembra che a poco a poco tutto questo si stia componendo in un quadro interessante. Fermo restando che parliamo di una squadra giovane. Mi aspetto una crescita nella gestione della gara. Ci serve un salto in avanti mentale. Esempio: con Inter e Napoli ce la siamo giocata alla grande, siamo usciti tra gli applausi e con dentro la sensazione di non aver ottenuto ciò che avremmo meritato. E che se ci avessimo creduto di più sarebbe andata diversamente".

L'impatto di Odriozola e Torreira:

"Sono arrivati abbastanza presto, in verità. Avevamo bisogno di un esterno destro e del dinamismo e della qualità di uno come Torreira. Adesso ho un po’ di affollamento a centrocampo, ma non mi lamento di certo. Sta a me miscelare le caratteristiche. Le partite si cambiano così".

Le prospettive della viola:

"Sono d’accordo con il presidente Commisso: stazionare sul lato sinistro della graduatoria è già interessante. Se poi continuiamo con questo spirito nulla è impossibile".

La filosofia di Italiano:

"È il pallone il protagonista, il personaggio indispensabile di ogni seduta di allenamento. L’unico che non suda. Non fa fatica e diventa il re del palcoscenico. Più gestisci il gioco più hai possibilità di vincere. Sono nato con il pallone tra i piedi e in mezzo all’odore dell’erba. Non ce la facevo a rinunciare a tutto questo. Senza calcio non vivo, che cosa posso farci?".

L'improvvisa rottura tra la Fiorentina e Gattuso ha spianato la strada per l'approdo a Firenze:

"E’ successo e non sta a me giudicare. Il club ha programmato un cambio di mentalità e Rino aveva mostrato con il Napoli un gioco propositivo e dominante. Non vedo contraddizione con il mio modo di intendere il calcio. Semmai mi dispiace che tanti tifosi dello Spezia non abbiano accettato la mia scelta. Tuttavia nulla può cancellare la storia di due anni splendidi".

Il lavoro su Amrabat e Castrovilli:

"Amrabat è fortissimo fisicamente e nella pressione sull’avversario. Se migliora nell’ultimo passaggio e nelle scelte diventa determinante. Castrovilli ha qualità uniche e palla al piede fa la differenza, glielo dico di continuo. Un po’ interferiscono gli infortuni, un po’ gli strascichi dell’Europeo, un po’ la distanza di condizione tra un giocatore e l’altro. Ma a conti fatti questa è una squadra che ha una riserva di risorse ancora da esplorare".

Il caso Vlahovic e il mancato rinnovo:

"Ha ancora due anni di contratto. E’ un professionista serio. Darà tutto per la Fiorentina. Credo che quando ci sarà da andare in campo e spingere forte lo farà, sempre. Mi auguro non interferiscano problemi extracalcistici. E mi fermo qui. Parlare adesso di come sostituirlo, con il mercato tra tre mesi, ha poco senso. Abbiamo Kokorin e dobbiamo cercare di ricavarne il massimo, perché in quella zona del campo sono lui e Vlahovic la nostra coppia. Anche se in alcune partite si possono scovare altre soluzioni".

Gli insulti ricevuti da Koulibaly a Firenze:

"I responsabili vanno individuati e puniti, poco da dire. In questo caso il responsabile è uno. Non trovo giusto che venga coinvolta un’intera città, perseguito un intero stadio. Un Daspo per molti anni a chi si è reso colpevole del gesto, come si è fatto in altri casi. Ritengo sia il modo migliore per cercare di limitare il problema".

 

Vincenzo Italiano Atalanta Fiorentina

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