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A suo modo di vedere, la mancata presa di posizione della nazionale è stato un gesto sbagliato e ipocrita, che avrebbe anche potuto salvare delle vite. Come dice Mykolenko, infatti, alla richiesta di prendere una posizione netta sulla guerra a Dzyuba, quest'ultimo lo avrebbe addirittura bloccato sui social.
Queste le sue parole:
"Anche del a tensione rimane, queste persone io le detesto. Ho scritto per la prima volta a Dzyuba in privato sui social il giorno prima che scoppiasse il conflitto in Ucraina. Lui non mi ha mai risposto, e dopo poco ho capito che sarebbe stato inutile, anche se è il capitano della Nazionale. Penso che l'informazione sia un'arma fondamentale, e se i calciatori russi si esponessero di più si potrebbero salvare innumerevoli vite umane. Ma non capisco perchè non lo fanno, non so cosa ci sia nella loro testa, è chiaro che non finirebbero di certo in prigione. L'unico è stato Smolov che ha parlato in modo chiaro e per questo ho grande rispetto per lui, perchè è l'unico che non ha avuto paura. Dzyuba, al contrario, mi ha bloccato sia sul telefono che sui social".