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Gravina vuole Euro 2028: “L’Italia ha bisogno di un grande evento”

8 OTTOBRE
CALCIO

Il presidente della FIGC insisterà perché il Bel Paese possa ospitare la rassegna continentale tra sette anni e, in questo modo, fare un salto in avanti a livello di infrastrutture.

SPORT TODAY

Dopo la vittoria agli Europei e le finali di Nations League, Gabriele Gravina è pronto a battersi affinché a livello continentale l’Italia continui ad essere protagonista tanto sul campo quanto a livello organizzativo.

Per questo duplice obiettivo, il numero uno della FIGC prima ha rinnovato il contratto col c.t. Roberto Mancini e poi ha iniziato a sostenere con forza la candidatura dell’Italia per Euro 2028.

“Da qualche giorno è uscito il bando e noi ci saremo, è fuori discussione” ha affermato deciso Gravina a tal proposito durante il Festival di Trento.

L’Italia ha bisogno di un grande evento anche per coronare questo percorso e in Italia un grande evento manca da tanti anni, troppi anni. Spero che il Governo condivida e possa dare anche un supporto concreto affinché si possano anche ammodernare gli stadi e costruirne di nuovi” ha rincarato la dose il presidente della FIGC prima di spiegare come si è arrivati al rinnovo di Mancini fino al 2026.

“A me interessava testare e capire se ciò che avevamo tracciato e concordato stava dando i suoi frutti e così era. Non c’era un accordo su una ipotesi di vittoria, ma sul voler dare agli italiani una nuova storia, meravigliosa, legata soprattutto al riscoprire l’appartenenza e l’orgoglio. Questo è avvenuto, e mi sembrava doveroso chiudere questo accordo prima della fase finale dell’Europeo. È stata una scelta sul progetto, non sul risultato”.

Gravina poi non poteva intervenire sulla questione della riapertura completa degli stadi, un traguardo questo che sembra sempre più vicino.

“Siamo già al 75% e mi sembra che il percorso tracciato qualche mese fa stia dando i suoi frutti. Noi dobbiamo essere credibili nel chiedere e quindi ottenere dal Governo” ha spiegato il dirigente classe 1953.

“Per arrivare al 100% bisogna tenere sotto controllo l’evoluzione della pandemia dopo la riapertura delle scuole e da queste nuove forme di aggregazione dovute all’aumentare del pubblico fino al 75%. Fino ad oggi, grazie ai vaccini, la curva ha proseguito nella sua decrescita: dobbiamo tenere sotto controllo questa gradualità ma io credo che a breve si possa arrivare al 100%”.

Gabriele Gravina

Getty ImagesGabriele Gravina

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