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Fabio Cannavaro: 50 anni straordinari

13 SETTEMBRE
CALCIO

Tra tanti momenti da ricordare, il Pallone d’Oro ha un solo rimpianto. Tanti i progetti futuri

SPORT TODAY

Fabio Cannavaro compie oggi 50 anni e con la Gazzetta dello Sport ripercorre i 5 momenti indimenticabili della sua vita, uno per decennio. “Le partite a perdifiato per strada e davanti al San Paolo nei primi dieci anni. L’esordio in A, quando avevo solo 19 anni in Juve-Napoli, non una partita qualsiasi. Prima dei 30, la nascita dei miei figli e la crescita della famiglia con Daniela. Poi, e non potrebbe essere differente, il Mondiale con la 'bambina' sollevata a Berlino, il Pallone d’oro e il Fifa World Player. Nell’ultimo decennio la Cina dove ho vinto due campionati: la Super League con l’Evergrande Guangzhou e la seconda serie col Tianjin Quanjian”.

Alle spalle uno solo rimpianto: “Non aver accettato la panchina della Polonia. Ho proprio sbagliato scelta”. 

Il capitano azzurro per i suoi 50 anni si è fatto un regalo speciale, il Centro Paradiso di Soccavo, un luogo a cui è particolarmente legato (“su quel campo sono cresciuti i miei sogni e non potevo sopportare l’idea che andasse tutto in malora. Lì ho giocato con la Primavera, cominciato ad allenarmi con la prima squadra, dormito nei ritiri”), che ha una sua storia (“lì per anni si è allenato Diego Armando Maradona”) e per il quale ha in mente un progetto a favore della comunità (“voglio una scuola calcio aperta a tutti. Un posto dove possano trovare spazi i ragazzi dei quartieri periferici”).

 Il futuro? “Aspetto l’occasione giusta per allenare. A Benevento non è andata bene, ma credo di meritare una nuova opportunità”. 

Fabio Cannavaro

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