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Italia, dubbio modulo per Spalletti: le idee del nuovo ct

7 SETTEMBRE
CALCIO/EUROPEI

Andare avanti con il sistema di gioco adottato a Napoli oppure puntare su una formazione più offensiva? Il nuovo commissario tecnico cerca la soluzione

SPORT TODAY

Il calcio di Luciano Spalletti è come un dipinto che si arricchisce di sfumature misteriose, un'arte che si evolve continuamente, adattandosi alle esigenze del momento. Il neo ct della Nazionale ha dimostrato di avere una visione fluida e innovativa del gioco, una che non si limita a schemi rigidi, ma che si adatta e si modifica in base alle peculiarità dei giocatori a sua disposizione. Prima di tutto, Spalletti non è vincolato da una visione tradizionale del ruolo del regista. Crede fermamente che il centrocampo sia il cuore pulsante della squadra, un territorio fertile dove possono nascere molteplici opportunità.


Regista e centravanti


Non è necessario, quindi, cercare una copia carbone di Lobotka, il suo precedente playmaker a Napoli, ma piuttosto individuare il giocatore che meglio si adatta alle esigenze della partita in questione. Inoltre, Spalletti non è incline a limitare le opzioni per il ruolo di centravanti a ReteguiImmobile e Raspadori. È aperto a sperimentare con giocatori che, pur non essendo centravanti di professione, hanno le capacità di ricoprire quel ruolo con successo. Questa flessibilità tattica potrebbe aprire le porte a nuove opportunità per giocatori come Kean e Scamacca, che nonostante non siano stati convocati questa volta, potrebbero diventare pezzi fondamentali della strategia di Spalletti in futuro.


Il modulo e gli uomini


Dal punto di vista tattico, il tecnico ha già stabilito alcune regole chiave. Nonostante prediliga una difesa a quattro, è consapevole che il calcio è un gioco fluido e che gli schemi possono adattarsi alle circostanze. La protezione della linea difensiva può variare, con giocatori come Bryan Cristante che possono offrire una presenza fisica significativa, mentre altri come Manuel Locatelli possono garantire una prospettiva più creativa e propositiva. Quando si tratta di identificare il "centravanti misterioso", le opzioni sono meno criptiche di quanto possano sembrare. Piuttosto che puntare su giocatori come Lorenzo Pellegrini, che è più adatto a un ruolo di mezzala, Spalletti potrebbe considerare candidati come Zaniolo o Chiesa, che hanno dimostrato di poter giocare più vicino alla porta. Questa flessibilità permetterà alla squadra di adattarsi e valorizzare le qualità uniche di ciascun giocatore, creando un gioco che è tanto fluido quanto dinamico e imprevedibile.


Le due Italia di Spalletti


ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Scalvini, Bastoni, Dimarco; Barella, Locatelli, Tonali; Politano, Immobile, Chiesa.


ITALIA (4-2-3-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Scalvini, Bastoni, Dimarco; Barella, Tonali; Politano, Pellegrini, Chiesa; Immobile.

Luciano Spaletti, nuovo ct dell\

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