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Euro 2020, Locatelli: "Faremo di tutto per aprire gli stadi"

12 APRILE
CALCIO/EUROPEI

Anche il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, chiede aiuto a Mario Draghi in previsione di Euro 2020

SPORT TODAY

Manca una settimana esatta al 19 Aprile, termine ultimo in cui l'Italia dovrà comunicare ufficialmente se dire sì o no agli Europei a Roma con pubblico all' Olimpico .

Franco Locatelli , presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, al lavoro per garantire come richiesto dall'Uefa l'afflusso di tifosi anche se in numero ridotto all'Olimpico per le partite di Euro 2021, ha voluto fare il punto della situazione, sottolineando che preferirebbe chiedere all' UEFA più tempo per pronunciarsi su una questione così delicata.

"Verrà fatto ogni sforzo per consentire la disputa della gara inaugurale degli Europei a Roma e delle altre tre partite. Su questo non c'è alcun dubbio. Come CTS, premesso che la scelta spetta alla politica, c'è massima disponibilità a valutare la presenza del pubblico, considerando anche gli spostamenti di tifosi e gruppi squadra. Sarebbe auspicabile che UEFA lasci un po' più di tempo, perché è difficile fare una previsione per un evento che si terrà tra due mesi".

Il Presidente del CTS si è soffermato anche sul tema del vaccino di massa per il pubblico, spiegando la sua idea a Radio Anch'io lo sport: "Si potrebbe ragionare di più rispetto a chi eventualmente ha avuto una copertura vaccinale, non stravolgendo quelle che sono le linee di indirizzo della campagna vaccinale indirizzata a dei criteri di età e di fragilità. La risposta spetta alla politica, noi possiamo fare dei modelli di previsione, la parola spetta al governo con la decisione determinante del ministro Speranza"

Alle parole di Franco Locatelli, fanno eco quelle del presidente della FIGC, Gabriele Gravina che ha voluto inviare una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Draghi . Nel messaggio inviato al premier il presidente della Federcalcio, sottolinea il termine del 19 aprile "per assicurare" la presenza del 25% di pubblico allo stadio Olimpico come richiesto dall'Uefa, e si dice certo, pur nella "consapevolezza della fase critica" del Paese, che il premier "condivida con la Figc quanto sia importante per l'Italia che la Uefa confermi" la disputa della partita inaugurale e degli altri tre incontri previsti a Roma.

 

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