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Europa League amara per la Roma, il Siviglia vince ancora: 5-2 dcr

1 GIUGNO
CALCIO/EUROPA LEAGUE

La partita più lunga di sempre premia gli spagnoli che ancora una volta si confermano la squadra regina di Coppa: succede di tutto fino alla lotteria dei tiri dagli undici metri.

SPORT TODAY

A Budapest è festa Siviglia. La squadra spagnola si prende di nuovo il trofeo europeo battendo la Roma di Mourinho ai calci di rigore. I tempi regolamentari finiscono 1-1, si va all’extra time. I trenta minuti si trasformano in una corrida senza fine, al 120’ vengono addirittura concessi sei minuti di recupero che diventeranno 12. Poi tutti sul dischetto. Il Siviglia è glaciale, 5-2. Stoica la Roma di Mourinho che gioca un’ottima gara, colleziona occasioni, stringe i denti ma non riesce a bissare il successo in campo europeo come un anno fa ed abbandona la Puskas Arena a testa alta ma tra le lacrime, mentre i tifosi applaudono la propria squadra.

Il primo tempo si apre con una Roma tutt’altro che timida. La squadra giallorossa si propone con costanza e si affida soprattutto ad un Dybala da mille e una notte. Il talento argentino è sempre al centro della manovra romanista e dimostra di aver voglia di alzare questo trofeo. La prima ghiotta occasione è per Spinazzola, che si fa ipnotizzare da Bonou, poi è proprio il numero ventuno a sbloccarla quando viene servito in profondità da Mancini, e con il piede preferito trova il diagonale perfetto. Il Siviglia si scuote solo nel finale quando Rakitic stampa sul palo una prepotente staffilata da fuori area. Si va al riposo sull’1 a 0.

Gli spagnoli ripartono con un doppio cambio, Suso e Lamela, ex conoscenze italiane nonché giustizieri della Juventus in semifinale. Gli uomini di Mendilibar alzano i giri e si avvicinano in maniera più pericolosa dalle parti di Rui Patricio fin quando al 55’ pesca il pareggio: dall’out di destra arriva una palla tesa in mezzo, Mancini è sfortunato nella deviazione che cerca per anticipare Ocampos e spedisce nella propria porta. La nuova risposta giallorossa sta nella doppia chance Abraham – Ibanez ma entrambe, da distanza ravvicinata, calciano maldestramente. Episodio chiave al 75’ quando il direttore di gara concede un penalty per fallo di Ibanez su Ocampos salvo poi cambiare idea al monitor review. Ma anche la Roma chiede a gran voce un calcio di rigore per fallo di mano in area di Fernando, proteste vane, l’arbitro lascia correre. Mentre le forze vengono meno, Belotti trova un super Bonou. Le squadre si allungano, i minuti di recupero sono 6 e la Roma rischia grosso quando Rui Patricio non trattiene un tiro di Suso, serie di conclusioni ribattute poi è Fernando a raccogliere la sfera fuori area ma strozza troppo il destro. Si va ai supplementari. 

Il primo tempo è piuttosto statico, la Roma è serrata dietro, il Siviglia opta per un giropalla che non sfocia in grandi pericoli. Sempre 1-1 al 105’. Mourinho manda in campo Llorente e El Shaarawy, fuori, stremati, Spinazzola e Pellegrini e chiama a raccolta i tifosi. Lamela rischia grosso su Ibanez con una gomitata che gli costa il giallo ma i replay dimostrano come l’intervento possa valere persino qualcosa in più. Si gioca poco, il possesso è di Rakitc & co, la banda di Mourinho cerca di chiudersi e di frammentare la manovra. Matic si getta a terra stremato, il tecnico portoghese gli chiede di stringere i denti in vista dei rigori ma il centrocampista non ce la fa, al suo posto Bove. Intanto gli animi si scaldano anche fra le panchine. Al 120’ il recupero è maxi, altri sei minuti. Sussulto Siviglia con un’azione insistita di Montiel prima e conclusa da En Nesiry, si salva la formazione italiana. Altro scontro veemente, restano a terra Ibanez e Gudelj, il recupero si allunga ulteriormente. La Roma cerca di chiudere in attacco con Cristante che con un’inzuccata pesca solo corner e sul seguente tiro dalla bandierina Smalling, con una sponda di testa, vale l’ultimo sussulto sulla traversa. Si va ai calci di rigore.

La monetina dice che si batteranno sotto la curva del Siviglia. Il primo pallone sul dischetto lo mette Ocampos che spiazza Rui Patricio. Per la Roma il primo rigorista è Cristante, gol. Tocca all’ex Lamela, palla in buca d’angolo. Capitan Mancini sbatte sul piedone di Bonou, poi c’è l’altro capitano, Rakitic, che spiazza il numero uno giallorosso. Non è fortunato nemmeno Ibanez, palo dopo il tocco dello spagnolo. Montiel può essere decisivo, ma Rui Patricio gli dice di no, c’è un check, si ripete perché il portiere si è mosso in anticipo, questa volta il numero 2 è glaciale. 5-2, il Siviglia vince la settima Europa League.

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