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Calciomercato, i più incredibili trasferimenti tra squadre rivali

13 AGOSTO
CALCIO

I tradimenti più gravi nella storia del campionato italiano e non solo: quando il cuore dei tifosi viene infranto dai propri (ex) idoli.

SPORT TODAY

Con il calciomercato, si sa, non ci si annoia mai. O lo si ama, o lo si odia: non ci sono vie di mezzo. Dai trasferimenti dei calciatori più ambiti ai colpi saltati all’ultimo secondo, fino alle trattative low cost che si rivelano poi veri e propri affari di mercato. Sono settimane che infiammano il cuore dei tifosi alimentando sogni e speranze. A volte, però, sono anche settimane che regalano colpi di scena ai limiti della realtà e tradimenti inaspettati.

Ne sanno qualcosa - per esempio - i tifosi dell’Inter, ancora scottati dalla vicenda Lukaku. Il belga sembrava a un passo dall’ennesimo ritorno in nerazzurro poi, all’improvviso, il colpo di scena: trattativa aperta anche con la Juventus e affare definitivamente saltato tra le polemiche. Poco importa che alla fine Big Rom non vestirà (salvo ribaltoni) la maglia bianconera: certi smacchi nel mondo del calcio sono difficili da digerire. 

DA ESUBERO A VALORE AGGIUNTO

Destinato a scrivere pagine di storia il trasferimento di Pedro dalla Roma alla Lazio. Finito ai margini della rosa giallorossa, nell’estate 2021 decide di cedere alle lusinghe di Sarri. Lo spagnolo passa alla Lazio venendo praticamente accompagnato alla porta dalla Roma, convinta quasi di liberarsi di un peso. Il trasferimento, il primo direttamente da una sponda del Tevere all’altra dal 1985, si rivela in realtà un vero e proprio affare per i biancocelesti. E soprattutto un totale rimpianto per i giallorossi: ne sanno qualcosa i tifosi che, dopo aver esultato per la sua cessione, si sono ritrovati a subire gli sfottò dei rivali cittadini. 

TRADIMENTO E CONTRO-TRADIMENTO

Diversa invece la reazione dei tifosi della Juventus quando, dopo sette anni in bianconero, Bonucci decide di passare al Milan nell’estate 2017. Probabilmente a pesare nella risposta anche la consegna della fascia di capitano e soprattutto le dichiarazioni del giocatore: «Se segno alla Juve? Esulto come sempre, sciacquandomi la bocca». Ma le bandiere, e non quelle del calcio, sventolano a seconda di dove va il vento. E un anno più tardi, dopo un’esperienza totalmente fallimentare, Bonucci fece la strada inversa. Da Milano a Torino rimangiandosi tutto: «Il trasferimento? La Juventus viene prima di tutto, fu un errore dettato da frustrazione e rabbia». Incredibile come cambiano in fretta le idee. 

COLPI GOBBI 

Rimanendo in Italia, è impossibile fare soltanto un nome nella lunga lista di trasferimenti dalla Fiorentina alla Juventus. Una rivalità storica, che ha visto però più volte i tifosi della Viola subire l’onta del tradimento di diversi beniamini. Su tutti, indimenticabile quello di Roberto Baggio. Ma anche gli addii di Bernardeschi e Chiesa, fino ad arrivare a Vlahovic: la lista è lunga, così come quella delle contestazioni e degli sfoghi della tifoseria toscana.

DA IDOLO A TRADITORE

Sempre la Juve protagonista in quello che è probabilmente il più incredibile trasferimento in Serie A degli ultimi anni. Da idolo del San Paolo, Higuain diventa il traditore numero uno quando nell’estate 2016 accetta di passare in bianconero. Dimenticato in un attimo l’amore dimostrato negli anni a Napoli: certi tradimenti fanno talmente male da offuscare ogni ricordo. 

SHOCK DI INIZIO MILLENNIO

Al di fuori della Serie A, impossibile sorvolare sul costosissimo e controverso passaggio di Luis Figo dal Barcellona al Real Madrid nell’estate del 2000. Pochi mesi più tardi, la consacrazione definitiva per il talento portoghese con la conquista del Pallone d’Oro. Due anni dopo invece il definitivo segnale dell’astio creatosi con la tifoseria del Barcellona. Nel Clásico del 23 novembre 2002, mentre si apprestava a calciare un corner, Figo vede recapitarsi dagli spalti una testa di maiale. Non serve aggiungere altro.

SCANDALO IN UK

Ha fatto storia in Premier League quanto accaduto nell’estate 2001, per quello che rimane a oggi il più famoso tradimento del campionato inglese. Cresciuto nelle giovanili del Tottenham, Sol Campbell aveva la strada spianata davanti a sé per diventare una bandiera degli Spurs. Due anni dopo aver contribuito in modo importante alla vittoria della Coppa di Lega inglese del 1999, penultimo trofeo in bacheca per gli Spurs, si consuma però il tradimento. Il difensore vede scadere il proprio contratto e riceve una nuova offerta. Dopo attente riflessioni, però, Campbell decide di rifiutare. E ignorando le proposte di diversi top club europei, sceglie di rimanere a Londra, passando però ai rivali dell’Arsenal. La reazione dei suoi vecchi tifosi? Affibbiargli l’appellativo di Giuda. Poteva tutto sommato andar peggio. 

MENZIONE D'ONORE

Non si tratta di trasferimenti diretti da un club rivale all’altro, ma la reazione delle rispettive tifoserie è troppo importante per ignorarla. Violenta quella dei tifosi della Stella Rossa nei confronti di Vladimir Stojkovic, portiere cresciuto nelle giovanili del club di Belgrado prima di intraprendere una carriera da giramondo in Europa. Il problema si crea nel 2010, quando il portiere torna a Belgrado ma dagli acerrimi rivali del Partizan. Errore imperdonabile, che ha portato all’assalto al pullman della nazionale serba in una gara contro l’Italia nel 2012. Aggredito e sconvolto, Stojkovic si ripara nello spogliatoio azzurro.

Meno violenta ma significativa anche la vicenda di Mo Johnston, ex attaccante che nel 1984 arriva a vestire la maglia del Celtic. I tre anni con la sua squadra del cuore sono un trionfo, poi arriva il trasferimento al Nantes. E due anni più tardi, nel 1989, da Glasgow arrivano voci su un nuovo interessamento per lui. Johnston si affretta a dichiarare che il Celtic è il club della sua vita, peccato che però a volerlo riportare in patria siano i Rangers. Da qui il clamoroso dietrofront: proposta accettata e dichiarazioni d’amore a non finire verso la sua nuova squadra, quella in cui - a sentire l’attaccante - aveva sempre voluto giocare. Risultato? Esser riuscito a mettere d’accordo entrambe le tifoserie, unite nell'odio nei suoi confronti.

Leonardo Bonucci

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