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«Non sono mai stati migliori amici; ognuno si teneva per sé - continua -. Era raro vederli parlare e non sono sicuro che ciò avesse a che fare con la rivalità Egitto-Senegal nelle competizioni africane. Davvero non lo so ma non hanno mai smesso di parlarsi, non hanno mai reciso i legami, hanno sempre agito con la massima professionalità. Non mi sono mai schierato. Per questo mi vogliono bene: ho sempre passato la palla a entrambi, la mia priorità era per la vittoria della squadra. Molti si concentrano su quello che ho portato in termini tattici al trio d'attacco, ma forse altrettanto importante è stato il lato umano: il mio ruolo di pacificatore, unificatore».
Salah e Mané hanno vissuto momenti di tensione in campo, come quando il senegalese se la prese con l’egiziano per non avergli passato il pallone in un match vinto 3-0 contro il Burnley. Una rivalità emersa anche in patria, dove i due si sono ritrovati uno contro l’altro per la vittoria del premio come miglior calciatore africano dell’anno. L’ex Roma ha trionfato nel 2017 e 2018 prima di lasciare spazio proprio al compagno di squadra, vincitore nel 2019 e 2022, quando trascinò il Senegal al successo in Coppa d’Africa battendo proprio ai rigori l’Egitto di Salah. A proposito della prima affermazione, parlando a BT Sport nel 2020, Mané ha ricordato: «Mi disse “Congratulazioni amico mio, te lo sei meritato”. E io risposi “sì, lo so”». Una replica che gelò l’ex giallorosso.
Getty ImagesSadio Mané e Mohamed Salah ai tempi del Liverpool