Castro su Cristiano Ronaldo: “Non devo chiedergli niente, sa già tutto”

È Luis Castro l’ultimo allenatore in ordine di tempo ad avere la fortuna di poter contare su Cristiano Ronaldo nella propria squadra. Passano gli anni, ma non tramonta il talento per il fuoriclasse portoghese, il primo a inaugurare l’esodo verso la lega saudita. «C’era molta eccitazione quando Cristiano Ronaldo scelse di venire in Arabia. Stiamo parlando del giocatore che ha più follower sui social - analizza il tecnico dell’Al-Nassr ai microfoni di Marca - ed ecco perché ogni passo che fa Cristiano è seguito da milioni e milioni di persone e anche dai mezzi di comunicazione».

Castro incensa CR7

Nonostante i quasi 39 anni, Ronaldo continua a stupire anche in Arabia: «È il più grande esempio di successo globale in termini di rigore, lavoro e disciplina». Leader mentale della squadra saudita. È lui a ispirare i compagni: «Un esempio per tutti. Cristiano ci dà rigore, disciplina, voglia di vincere sempre e di brillare davanti al mondo». Ma anche leader tecnico: «Ci sono quattro dimensioni della prestazione: tattica, tecnica, fisica e psicologica. La più importante per me è quella psicologica: il giocatore può essere bravo tecnicamente e fisicamente, ma se non sta bene mentalmente non si sentirà felice, non troverà gli spazi, non leggerà la partita e non potrà vedere il mondo che esiste all'interno di un campo di calcio».

Un momento eccezionale

Ultimi sprazzi di carriera vissuti insomma ancora da protagonista per Ronaldo, che secondo Luis Castro «sta vivendo un momento molto felice nella sua carriera, sente che si sta divertendo. È consapevole di vivere gli ultimi istanti della sua carriera e non c'è niente di meglio che goderseli». Un dettaglio decisivo per il tecnico portoghese, più dei riconoscimenti e dei record portati a casa nel corso di una carriera stupefacente: «Ci saranno sempre i Palloni d’Oro, l’essere stato il migliore del mondo, il miglior marcatore della Champions League, degli Europei… Ci sarà sempre tutto ciò, ma questi ultimi attimi hanno un sapore speciale».

Il privilegio di allenarlo e la strada verso l’ultimo obiettivo

Non capita a tutti gli allenatori di avere Cristiano Ronaldo in rosa e Luis Castro sembra esserne consapevole: «Mi dà molto essere l'allenatore di un giocatore che, nonostante l'età, si diverte con il calcio, con gli allenamenti, con i compagni. Per loro è un punto di riferimento». Ma che altri obiettivi può avere chi ha vinto tutto? Il tecnico portoghese non chiude la porta a un clamoroso risultato: «Cristiano è un uomo con convinzioni, con degli obiettivi chiari. Arrivare al Mondiale del 2026? Tutto può succedere. Come ho detto, l'ho visto molto felice e dedito al suo lavoro».

Getty ImagesCristiano Ronaldo, Luis Castro, Al-Nassr